sabato 29 ottobre 2016

Antelami nella conferenza del prof. Arturo Carlo Quintavalle all'Oratorio di San Giorgio

 

L'attesa conferenza del prof. Arturo Carlo Quintavalle di venerdì 28 ottobre ha registrato il pieno di presenze nell'Oratorio di San Giorgio in piazzetta Omati a Fidenza. 
L'argomento era di assoluto interesse "Alle origini di Benedetto Antelami: Genova, Provenza o Île-de-France?" e si preannunciava come un viaggio lungo i percorsi del romanico e del gotico.

A predisporci a questo viaggio ci ha pensato S.E. il Vescovo Carlo, nella sua introduzione il viaggio diventa un "ritorno nel tempo, alle origini della nostra cattedrale".




Questa conferenza, volta alla ricerca delle radici artistiche di Benedetto Antelami, va vista nel contesto del restauro in corso della facciata del nostro duomo che largamente viene attribuita alla sua genialità. 

"La nostra cattedrale è ancora un po' un mistero, e chiediamo di essere illuminati dal professore per comprendere il processo narrativo dell'autore" questo ha detto con parole migliori il nostro Vescovo esprimendo le personali attese che, come vedremo, vanno oltre all'argomento che poi verrà trattato.

Passando a presentare il professor Quintavalle S.E. lo definisce senza mezzi termini "abisso di conoscenza il cui sapere fluisce dalla sua bocca e dalla sua mente".



Fin dalle prime battute si capisce che il prof. Quintavalle non darà risposta alle facili attese, anche se autorevolmente dichiarate. Il suo sarà un percorso coerente al tema dell'incontro. 
Ben lungi dal pretendere di commentare la conferenza, mi limiterò a segnare le tappe del viaggio o poco più. 





La partenza geografico-artistica è a Parma, con la sua cattedrale, il suo battistero e con due date: 1178 con la straordinaria Deposizione dalla Croce e 1196 con il Portale della Vergine. Diventano queste due opere riferimento per affrontare i temi ed i soggetti rappresentati dall'Antelami o ad esso attribuiti. 

Il professore introduce un altro motivo conduttore che ci seguirà durante il viaggio: il rapporto tra artista e committenza. Dal dialogo tra committente, che era legato al luogo ed al clima religioso locale, e artista nasceva l'opera. 
Il nodo per l'attribuzione di un opera diventa quindi un nodo intellettuale che fa riferimento alla committenza, portatrice di una propria alla cultura. Diversamente le attribuzioni poggiano su somiglianze formali spesso errate.
A quei tempi di diffusione e locale consolidamento delle eresie non era raro che anche le opere d'arte fossero chiamate a esprimerne la condanna.
Quindi lungo il percorso, che muove prima a Genova, poi a Saint Giles ed infine a Saint Denis vicino a Parigi, i motivi, ancorché ripetuti, hanno un diverso spessore artistico, ma anche culturale e religioso, rispetto alla raffigurazione della condanna dell'eresia che troviamo nella parte destra della Deposizione parmense. 

Alla fine del viaggio il professore ci deposita vicino a casa, a Parma, da dove eravamo partiti, ma a Parma rimane anche tutto il fascino dell'Antelami, lombardo probabilmente di nascita, ma certamente artista che ha avuto esperienza diretta dei luoghi che abbiamo toccato in conferenza.
Tornando alla lastra della deposizione il professor Quintavalle ricostruisce l'assetto interno del duomo di Parma munito originariamente un pontile o un pulpito o, meglio, un doppio pulpito. Il manufatto è rimasto per molto tempo smembrato, rimangono tre Capitelli, quattro Leoni stilofori e, appunto, la celebre lastra con la Deposizione.

Non si è parlato di Borgo San Donnino, allora era una città con pari dignità di Parma, né del nostro Duomo in cui la mano dell'Antelami ha operato. 
E qui il professore apre ad un altro percorso che, con tutto quello che abbiamo sentito, non sarà meno esaltante.
Abbiamo forse abusato in queste righe della parola "committenza" ma probabilmente anche a Fidenza questa sarà una chiave importante di comprensione.


Il comunicato

La Diocesi di Fidenza, in occasione dell’Anno santo straordinario, il «Giubileo della Misericordia» indetto da papa Francesco, ha promosso lavori di restauro della sua Cattedrale, celebre soprattutto per le sculture attribuite a Benedetto Antelami, edificata su una precedente chiesa sorta nel luogo del martirio di San Donnino, presso il torrente Stirone. 
L’intervento sulla facciata e sulle torri laterali del monumento romanico, di assoluta rilevanza storico-artistica, è sostenuto dalla Fondazione Cariparma e dai fondi derivanti dall’8x1000 alla Chiesa Cattolica Italiana.

La conferenza, terza di un ciclo organizzato dalla Diocesi per comunicare i lavori di restauro in corso – che S.E. Mons. Carlo Mazza, Vescovo di Fidenza, ha definito “il cantiere della conoscenza” – costituisce l’occasione privilegiata per una riflessione generale sull’Antelami a Fidenza.





Il prof. Arturo Carlo Quintavalle 
sui ponteggi nel catino absidale del Duomo

Arturo Carlo Quintavalle
è stato professore ordinario di Storia dell'arte presso l'Università di Parma, oltre a fondare e dirigere per diversi anni il CASC - Centro studi e archivio della comunicazione presso la stessa Università. I suoi studi e le sue ricerche spaziano dai fondamenti dell'arte medievale al Novecento, con grande interesse per le numerose forme artistiche dell'età contemporanea, soprattutto la fotografia e il design. Notissimi sono i suoi contributi su Wiligelmo, il Romanico padano, il Battistero di Parma.

Nessun commento:

Posta un commento