sabato 7 gennaio 2017

Christmas blues, ovvero, depressione post-Natale.


Christmas blues
Da stamane, 7 gennaio, giornata gelida, anche se con un sole terso e accecante, sento ancor più la  mia solitudine, come se avessi subito, da poco  o da sempre, un abbandono affettivo, rientratomi dentro, dopo la breve illusione che fosse sparito, almeno da un punto di vista psicologico. Le neo-mamme soffrono di depressione post-partum, io, invece, post-Natale, dopo la bagarre di un paio di settimane.
I giorni di festa ormai trascorsi lasciano fardelli pesanti sulle spalle delle persone disilluse, come me e milioni di altri, che si aspettano molto di più dalla vita, giunta ormai al Sunset Boulevard.
Le festività trascorse sottolineano ciò che è mancato e che continua a mancare. Si tratta delle cosiddette “Christmas blues”,  come cantava Dean Martin; dicono che siano più frequenti nei giorni premestruali, ma non dovrebbe essere il mio caso.
E fieramente mi si stringe il core,A pensar come tutto al mondo passa,E quasi orma non lascia. Ecco è fuggitoIl dì festivo, ed al festivo il giornoVolgar succede, e se ne porta il tempoOgni umano accidente.”
Forse è colpa del calo di serotonina, nei vecchiettini, come me.
Il passaggio da un anno all’altro è inevitabilmente un momento di un bilancio dell'anno appena trascorso, bilancio che non ho quadrato mai, come cantava splendidamente l'Ornella.
Le festività rappresentano una pausa dalla routine quotidiana, e proprio allora riaffiorano i problemi e le difficoltà, fino a quel momento accantonati.
Ma so anche ricordare il lato buono di queste feste, dove ho vissuto esperienze mai provate prima, grazie a mia moglie, la mitica Betta, che mi ha trascinato in attività diverse dal solito. Soprattutto ad attaccare bottone con sconosciuti, una delle mie attività preferite.
Leggo che chi soffre di depressione post-natalizia, mancherebbe di melatonina. Ed allora, ecco una cura specifica, la Light Therapy, che prevede l’esposizione quotidiana ad una fonte luminosa artificiale di 10.000 lux. In una settimana di questa cura, si riceve un quantitativo pari a quello di un’intera estate. Caspita, ma risparmierei anche sulle vacanze estive!

Forse, le feste natalizie sono solo sensazioni, attese con trepidazione, che poi si sgretolano man mano che si vivono. Io già ora ho nostalgia delle illuminazioni fantasmagoriche, in tutto il mio appartamento, allestite dalla Betta, luci e colori, che, ogni sera, attraversavo e di cui mi nutrivo, ricaricandomi le batterie della vita.  Ora, verrà tutto rimosso e confinato in buie cantine.  
Mi rimangono i ricordi di Firenze, del viaggio su Italo a 300 km\h, dello show di Mika, avvincente, al Teatro dell'Opera  delle chiacchierate con il concierge dell'hotel, dalle cui labbra fluiva, come miele ed ambrosia, la parlata fiorentina:
Parvemi riveder nonna Lucia;La signora Lucia, da la cui bocca,Tra l’ondeggiar de i candidi capelli,La favella toscana, ch’è sí scioccaNel manzonismo de gli stenterelli,Canora discendea”.
in contrasto con l'accento torinese marcato, di certe Mika-fans del clan di mia moglie.
Ha iniziato ad oscurarsi tutto all'uscita dell'A1 di Fidenza.
Un ultimo sprazzo piacevole per la cena dell'Epifania, sempre tra gourmandises e libagioni, molto limitate, nel mio caso; gli altri sibariti bevevano e mangiavano a crepapanza.
“Diman tristezza e noia recheran l'ore, ed al travaglio usato ciascuno in suo pensier farà ritorno...”
Franco Bifani



1 commento:

  1. La depressione viene a guardare la foto del viale, dove è stata fatta una potatura da macellai a quei poveri alberi, da tecnici incapaci.

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