Ed alla fine, dopo un mare di chiacchiere, analisi, assicurazioni, per il nostro Comune (noi) ci sarà un nuovo sito da bonificare (e tecnici e politici si divertiranno nel gioco dello scarica barile).
La storia la trovi qui:
https://fidenza-luoghi.blogspot.it/search/label/Solveko
Solveko in crisi. Chiesto il concordato sui debiti
La Solveko, una delle poche industrie chimiche del parmense, ha proclamato lo stato di crisi. La nota azienda di Rimale di Fidenza ha accumulato troppi debiti, ai quali non riesce più a far fronte. Per questo, quando già un creditore aveva chiesto il fallimento, l’amministratore unico di Solveko Valter Bovati si è rivolto al Tribunale di Parma, chiedendo di poter presentare una proposta di concordato. Chiederà ai suoi creditori di rinunciare a parte di quanto da loro atteso.
Solveko è presente sul mercato da oltre quarant’anni. Si occupa del recupero e del trattamento di solventi industriali inquinati derivanti dai cicli produttivi di industrie chimiche, industrie farmaceutiche, industrie meccaniche e da centri di raccolta e di stoccaggio autorizzati.
Il giudice Pietro Rogato ha concesso tempo fino al 28 settembre 2017 per stendere una precisa proposta di concordato. La gestione della questione è stata affidata al commissario giudiziale Gino Capelli, che ha già seguito altre difficili crisi aziendali, come quelle del gruppo Guru, della Magic di Bogolese, della McDrill di Fintanellato, Center Auto, eccetera.
Dal portale creditori del Tribunale di Parma:Solveko Srl | |
Indirizzo: | Frazione Rimale 59 - 43036 - Fidenza (PR) |
---|---|
Codice fiscale: | 01684090341 |
Partita Iva: | 01684090341 |
Tipo di procedura: | Concordato con riserva |
Dichiarata il: | 30/06/2017 |
Numero: | 11/2017 |
PEC della procedura: | cp11.2017parma@pecconcordati.it |
Giudice Delegato: | Rogato Pietro |
Tribunale: | Parma |
Commissario: | Capelli Gino |
Ah, la Solveko! Pensavo che si trattasse del Palazzo comunale, da bonificare…
RispondiEliminaAbile mossa per non risarcire i cittadini di Fidenza dei danni subiti.
RispondiEliminaSig. Bifani, ha pensato bene......
RispondiEliminaMa a questa azienda non era stato permesso di ingrandirsi perché tutto a norma, azienda bellissima che non contaminava nulla, anzi.... No, sicuramente sbaglio.
E allora se andava tutto bene perche' avete comprato il podere Costa per ingrandirvi ?o per nascondere l'inquinamento dei pozzi.
Elimina