Nel Giorno del Ricordo il Prefetto di Parma Dott. Giuseppe Forlani ci ha onorato della sua presenza, non una presenza formale, il suo messaggio semplice nell'esposizione, esaustivo nei contenuto e ricco di riferimenti non solo storici è certamente stato colto dai numerosi studenti presenti alla loro prima partecipazione a questo momento istituzionale.
Il suo intervento è stato preceduto da quello della Prof Maria Pia Bariggi che si è soffermata, altrettanto magistralmente, sul significato di questa giornata inserendo quei riferimenti storici e quelle drammaticità che in quei giorni hanno investito la popolazione italiana al "confine orientale".
Gli studenti degli istituti cittadini Paciolo d'Annunzio e Solari si sono alternati al microfono; i loro interventi, senza trascurare la ripresa di avvenimenti storici, si sono soffermati sul vissuto di quella umanità direttamente toccata negli affetti o altrimenti drammaticamente direttamente coinvolta: le persone che si sono affacciate senza speranza sull'orlo delle Foibe!
Questa la prima parte della mattinata ed anche la più innovativa di quelle a cui, in precedenza, ho avuto l'opportunità di essere presente.
Il Dott. Marco Minardi, direttore dell'Istituto Storico della Resistenza che, nel frattempo, aveva dovuto risolvere suo malgrado un problema logistico sopravvenuto, nel suo contributo, più tecnico-storico, ha cercato di riannodare il filo della memoria richiamando le premesse storico e geografiche degli eventi che oggi ricordiamo con il nome di “Foibe”.
Con breve cerimonia in prima mattinata, presenti l'assessore alla Cultura Maria Pia Bariggi, le autorità, le forze dell'ordine, i rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d'arma, alcuni consiglieri comunali e il consigliere regionale Barbara Lori è stata deposta una corona in via delle Foibe in memoria delle vittime.
Ricordo infine che tra le manifestazioni per il Giorno del Ricordo è aperta da oggi 10 la mostra “Cronaca di una Terra straziata” curata dall'Associazione Combattenti e Reduci sempre dedicata agli eventi di quel tragico primo dopoguerra. La mostra è presso la Biblioteca Leoni, dove verrà presentata domani 11 febbraio alle 17
Ambrogio Ponzi
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