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lunedì 10 febbraio 2020

Alla Chaos art Gallery di Parma è sempre festa con l’arte.

Alla Chaos art Gallery di Parma è sempre festa con l’arte. 

Puntuali all’inaugurazione della Mostra “E-motion”, sabato pomeriggio 8 febbraio, erano presenti i tre artisti che esponevano le loro opere: Giacomo Ponzi, Mary Quarantelli e Rino Sgavetta. 
La Dott.ssa Manuela Bartolotti, giornalista e storico dell’arte, con le consuete grazia e passione, ha introdotto i presenti nel mondo dei tre pittori, diversi tra loro per età e per espressione artistica, ma accomunati da un’emozione/movimento che si respira nelle loro opere. 




Rino Sgavetta con una vitalità e un dinamismo che hanno sempre caratterizzato i suoi quadri e le sue sculture, nei “ciclisti”, per eccellenza; ma anche nelle sue “nature in posa”, nei suoi vecchi “mattoni” trovati nel greto del Po, nei suoi “muri” scrostati, emerge una carica vitale, un’energia che innesca ricordi, e coinvolge attraverso un colore pastoso steso a spatola, quasi scolpito, che cambia con la luce e con la distanza. Passione e movimento che ritroviamo nei suoi legni recuperati, dove la linea continua meraviglia ed emoziona perché restituisce l’anima del relitto arboreo che sembrava persa. 


Mary Quarantelli, anche lei autodidatta come Sgavetta, di cui ha frequentato lo studio per qualche tempo, ha trovato una sua vena pittorica nell’informale, con una capacità di sintesi, un’idea di astrazione, un’essenza della realtà, che è veramente un niente, a volte, con poche linee veloci, poche stesure di colori e qualche inserto, evocanti sensazioni, tormenti e moti dell’animo, che sembrano calmarsi una volta sulla tela, per lasciare spazio alla sola emozione, a un sentimento di dolcezza. 


Giacomo Ponzi, il più giovane, espressionista, presenta una forza interiore, un turbamento che esplode in un impasto materico di colori accesi, drammatici, fissati sulla tela con movimenti frenetici, che sembra quasi di rivedere come in un video davanti alle sue “vedute” della terra nocetana in cui vive, o davanti ai suoi volti scheletriti risolti in un groviglio di linee veloci che mentre allontanano lo sguardo, tanto sono allucinanti, chiedono di essere guardati, per condividere un’emozione, per scuoterci e porci delle domande sulla vita. L’arte aiuta anche a questo.


Non me ne vogliano Mary e Giacomo, se dedico qualche foto in più a Rino, è il mio omaggio ai suoi novantadue anni, sempre in ricerca appassionata, sempre mettendosi in gioco.

Per altre notizie sui pittori e il commento di Manuela Bartolotti si rimanda al pieghevole (per dirla in italiano) della Chaos art Gallery in calce.

Fidenza 09.02.2020                                                           Mirella Capretti





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