martedì 7 luglio 2020

La Direzione Didattica al concorso nazionale "Luci nel buio della Shoah"

La Direzione Didattica seconda al concorso nazionale "Mombaroccio - Sarano: Luci nel buio della Shoah"


Il video “La famiglia Vigevani, una scelta d’amore”, realizzato due anni fa dalla 5 F della Direzione Didattica di Fidenza (plesso “Collodi"), già premiato nel 2018 al Quirinale in occasione della cerimonia per la Giornata della Memoria, ha ottenuto un nuovo importante riconoscimento, aggiudicandosi il secondo posto nel concorso nazionale "Mombaroccio - Sarano: Luci nel buio della Shoah", a cui hanno partecipato 180 scuole.

Il premio, organizzato dal Comune di Mombaroccio in collaborazione con numerose istituzioni nazionali e straniere, è nato per mantenere viva la memoria della famiglia ebrea Sarano che riuscì a sopravvivere alla Shoah protetta da alcuni contadini di Mombaroccio, dai frati del Beato Sante e dal comandante tedesco Erich Eder che, dopo averla scoperta, decise di non deportarla verso i campi di sterminio.  

Con il concorso, indirizzato a tutte le scuole d’Italia, il Comune di Mombaroccio ha inteso anche far emergere tutte le storie che hanno illuminato il buio della Shoah, in particolare vicende di bene che hanno per protagonisti persone giuste che hanno messo a rischio la propria vita per salvare quella degli altri.

 Per questo motivo,  il sindaco Emanuele Petrucci, Presidente della giuria, ha comunicato che "tutti gli elaborati delle scuole andranno ad arricchire il nascente museo della memoria di Mombaroccio. Un patrimonio di grande valore anche perché raccolto dai ragazzi che sono i nuovi testimoni della Shoah". 
Il video della Direzione Didattica è stato particolarmente apprezzato perché perfettamente in tema con lo spirito del concorso: racconta, infatti, la storia di salvezza della famiglia Vigevani che è vissuta a Parma durante i tristi anni delle leggi razziali e della Shoah.

I Vigevani si sono salvati e hanno salvato i loro figli grazie all’aiuto dell’avvocato Pellegrino Riccardi, proclamato poi Giusto tra le nazioni e della giovane bambinaia che ha nascosto i bambini sulle montagne del parmense fino al ricongiungimento con i loro genitori in Svizzera.
Uno dei punti di forza di questo lavoro è stata la ricerca storica sulle vicende trattate e in particolare la collaborazione con l’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Parma e con il suo Direttore Marco Minardi.


Tullo Vigevani e la sorella

Un altro momento molto importante è stato l’incontro con alcuni membri della famiglia Vigevani, vissuto con grandissima emozione, così come è stato significativo il coinvolgimento delle famiglie nelle riprese e nella creazione dei costumi e delle scenografie. 

E’ fondamentale per i bambini poter riflettere su come le nostre scelte possano cambiare letteralmente la storia. L’avvocato Riccardi, ma anche la bambinaia, hanno scelto di rischiare la propria vita per salvare quella di altre persone. Hanno scelto di fare il bene. Tutti noi davanti alle piccole o grandi ingiustizie che vediamo ogni giorno possiamo scegliere di essere indifferenti o di cambiare le cose, anche se questo a volte comporta dei rischi e questo discorso gli alunni lo hanno colto molto bene, e tutto ciò al di là del premio e dei vari riconoscimenti. 

Le insegnanti coinvolte sono state le docenti Annamaria Franzoni, Annarita Frati e Paola Spagnoli per la parte didattica, mentre la docente Maria Meccariello ha curato la traduzione con i sottotitoli in lingua inglese, su richiesta del Ministero dell'Istruzione, che ha mostrato il lavoro in occasione dell'inaugurazione dell'anno di presidenza italiano dell'IHRA (International Holocaust Remembrance Alliance).

L’idea di presentare nuovamente il video in questo nuovo concorso, dal momento che il regolamento lo consentiva,  è stata del Dirigente Scolastico Lorenza Pellegrini, sempre molto attenta a tutte le proposte che arrivano alla scuola e a valorizzare i lavori di alunni e docenti.

Il lavoro è stato molto apprezzato dalla Giuria, che ha speso, per i lavori premiati, queste parole:
 "Docenti e alunni  hanno lavorato con impegno e cura. Si è vista l’attenzione al tema, alle storie e la volontà di riflettere sui valori. L’attenzione ai contesti locali: i luoghi, la popolazione, i dialetti danno spessore e umanità alle storie. È emersa anche l’attenzione a vari linguaggi, all’utilizzo di materiali riciclati, all’integrazione di studenti disabili. Alcuni lavori sono sottotitolati in inglese e in braille".
 Per tutti i partecipanti sono arrivati inoltre i complimenti della senatrice a vita Liliana Segre: 
«Grazie avete fatto un lavoro bellissimo vorrei mandare un saluto alla cara famiglia Sarano e a tutti coloro che si sono impegnati per realizzare questa seconda edizione, a tutte le scuole, agli insegnanti ed in particolare ai ragazzi».  
La cerimonia di premiazione avverrà all’interno della chiesa del Beato Sante di Mombaroccio, nel mese di ottobre e, in caso di impossibilità legata al perdurare dell’emergenza da coronavirus, verrà organizzata in diretta streaming. In quell'occasione saranno rese note le motivazioni della Giuria e consegnati i premi alle scuole vincitrici.





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