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giovedì 30 novembre 2023
venerdì 24 novembre 2023
Il “Tavolino Parlante” di Pio VI nell’antico Vescovado di Borgo San Donnino
IL “TAVOLINO PARLANTE” DI PIO VI
« Chiunque tu sia , non mitoccherai più senza rispetto…»
Papa Pio VI ( G. Angelo Braschi) |
La Relazione
delle avversità e patimenti del glorioso papa Pio VI negli ultimi tre anni del
suo pontificato di Pietro Baldassari, pubblicata a Modena nel 1840 e
rieditata tre anni dopo, documenta che papa Pio VI, “deportato” nella
Francia della Rivoluzione, fece sosta, nel 1799, a Borgo San Donnino, presso il
palazzo vescovile, dove, in seguito, fu devotamente conservato un «tavolino» (
parva mensa) intarsiato con la scrittura
memorativa dell’ospitalità che accolse l’«esule sventurato»[1]. Dettata
da Don Ramiro Tonani (1759-1833), abate cassinese del monastero di San Giovanni
di Parma e grande amico del Bodoni - poi, in epoca luigina, «epigrafista per
antonomasia del ducato»[2] -, fu
voluta dal vescovo Alessandro Garimberti, allora al governo della diocesi (1776-1813),
che la fece riprodurre sull’umile desco del prigioniero, andato probabilmente
distrutto col secentesco vescovado, sotto i bombardamenti del 1944.
giovedì 23 novembre 2023
martedì 21 novembre 2023
L'antica Chiesa dello Stirone di Borgo San Donnino
L'antica chiesa della Madonna delle Grazie dello Stirone, distrutta nel 1812 per raddrizzare il corso della via Emilia nelle vicinanze del fiume, può essere considerata, sotto il profilo architettonico e simbolico, come il primo importante intervento urbanistico realizzato dai Farnese in Borgo.
domenica 19 novembre 2023
Giornata internazionale contro la violenza alle donne
"Per il ministero degli Interni dal 1° gennaio al 1° ottobre 2023 sono 90 le vittime donne (contro le 85 dello stesso periodo del 2022), di cui 75 uccise in ambito familiare e affettivo e 47 hanno trovato la morte per mano proprio del partner o dell’ex partner."
CONSIGLIO COMUNALE PER LA CELEBRAZIONE DELLA "GIORNATA INTERNAZIONALE PER L'ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE”
Venerdì, 24 novembre 2023 ore 18.30
Saluto della Presidente del Consiglio comunale, Rita Sartori.
Intervento dell'Assessore alle Politiche Sociali, terzo settore e associazionismo, pari opportunità, Alessia Frangipane.
Intervento della Presidente Forum Donne Giuriste, Avvocata Giovanna Fava.
Interventi da parte degli Assessori e Consiglieri Comunali.
Conclusioni del Sindaco, Andrea Massari.
Il percorso del Piano Urbanistico del Comune di Fidenza in quattro slides
Slide 1 |
Sabato 18 novembre presso la “Casa del Piano” - Ex Macello in Via Giuseppe Mazzini 3 a Fidenza è stata presentata l'iniziativa, promossa dal Comune di Fidenza, denominata "PERCORSO PARTECIPATIVO A SUPPORTO DEL PIANO URBANISTICO GENERALE" che costituisce il primo step del complesso lavoro di redazione del nuovo strumento urbanistico (Piano Urbanistico Generale – PUG).
mercoledì 15 novembre 2023
Piano Urbanistico Generale del Comune di Fidenza: percorso partecipativo, sabato 18 novembre
Gli elementi costitutivi del PUG, l’organizzazione del percorso partecipativo e le modalità di coinvolgimento saranno oggetto di un incontro di presentazione da parte dell'Assessore ai Processi Partecipativi, Franco Amigoni e dell'Assessore all’Urbanistica, Maria Pia Bariggi, nella giornata di sabato 18 novembre 2023 alle ore 10.00 presso la “Casa del Piano” - Ex Macello in Via Giuseppe Mazzini 3 a Fidenza.
L'iniziativa, denominata "PERCORSO PARTECIPATIVO A SUPPORTO DEL PIANO URBANISTICO GENERALE" è stata promossa dal Comune di Fidenza che ha diffuso il seguente comunicato:
lunedì 13 novembre 2023
Avvio lavori sottopasso ferroviario di via Mascagni - Fidenza
Con un comunicato congiunto l'Ufficio Stampa delle FS Italiane e l'Ufficio Stampa del Comune di Fidenza avvisano che domani, martedì 14 novembre 2023, alle ore 12.00 è previsto l'avvio dei lavori di realizzazione del sottopasso ferroviario di via Mascagni. Il comunicato avvisa inoltre che la presentazione alla stampa e gli interventi sono previsti in Area di cantiere via della Croce Rossa - Fidenza.
sabato 11 novembre 2023
Lo stemma di Borgo san Donnino, 800 anni e qualcosa di più
Ireneo Affò nelle sue cronache riferendosi all'anno 1221 cita una scrittura legale (Scrittura legale della Causa Bacchini - Affò pag 110) e scrive, :
"Ciò fatto partì [Federico II] pel Regno, d'onde i nostri Borghigiani vantano di aver avuto un Privilegio, segnato in Napoli nel Dicembre, col quale pigliando sotto la imperiale protezione la patria loro, ne concesse a quel Comune la piena giurisdizione col mero e misto impero; il cui tenore vedesi anche dato alle stampe."
lunedì 6 novembre 2023
Festa Interrnazionale della Storia 2023 - Simboli del Medioevo
Il Prof. Claudio Saporetti è laureato a Milano presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e a Roma al Pontificio Istituto Biblico.
domenica 5 novembre 2023
Fidenza ha celebrato il 105° Anniversario dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate
L'intensa giornata si è aperta presso il Palazzo municipale in Piazza Garibaldi con la benedizione impartita dal Vicario Diocesano Don Gianemilio Pedroni alle corone di alloro che delegazioni delle varie associazioni hanno poi deposto presso i Monumenti ai Caduti e Dispersi in Russia, al Partigiano, ai Carristi, ai Caduti in piazza “Alpini d’Italia”, all’Arma Aereonautica, al bersagliere S. Ten. L. Salvini e a Castione Marchesi presso la Lapide ai Caduti.
giovedì 2 novembre 2023
Madonna Prati, 1828: sotto un cielo tragico, disfatto….
Foto: Maurizio Bertolotti |
Madonna Prati, 1828: sotto un
cielo tragico, disfatto….
Mobilitas fit fulminis et gravis ictus…
(T.L.C)
«Il tempo s’era andato sempre più rabbuiando e annunziava oramai certa la burrasca. De lampi fitti rompevano l’oscurità cresciuta […] e i tuoni scoppiati con istrepito repentino, scorrevano rumoreggiando dall’una all’altra regione del cielo…». Probabilmente questo dovette essere il tempo che, verso le tre pomeridiane del 14 settembre 1828, opprimeva, in un’immobilità surreale, la campagna livida d’intorno l’oratorio della Madonna dei Prati di Busseto (PR). Ma diversamente da quello descritto dal Manzoni, appena un anno prima, nel finale del suo romanzo, il tempo non s’aprì in una pioggia liberatrice, lasciò invece dietro di sé uno spettacolo di morte che segnò profondamente la gente del luogo, tanto che gli anziani, dopo molti anni, «corrugavano ancora la fronte e si commuovevano fino alle lagrime», nel farne memoria[1].
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