Nell'articolo del dicembre scorso, relativamente all'attribuzione della tela dell'Oratorio della Visitazione di Chiusa Viarola (frazione di Fidenza), si affermava:
"L'incontro tra le due madri avviene infatti in uno spazio aperto, al centro di un 'ampia corte, dove si affacciano solide case in legno caratterizzate dai tetti spioventi e da quel tipico impianto a graticcio che richiama l'architettura tradizionale dei borghi e delle città d'oltralpe; sulla sinistra, l'edificio archi travato, visto di scorcio, farebbe pensare, con la sua struttura complessa, alla soglia di una casa padronale ma anche alla porta d'ingresso di un piccolo villaggio rurale. C'è da chiedersi se questa marcata impronta architettonica nordica non sia dovuta all'osservazione di una stampa fiamminga (come, ad esempio una nota incisione di Johan Sadeler, derivata da una tela di analogo soggetto di Martin De Vos), oppure se ci troviamo effettivamente di fronte all'originale invenzione di un pittore transalpino."
Ora mi informano che anche nella chiesa della Visitazione della città di Avella era conservata una pala ispirata dall'incisione del Sadeler su disegno di Martin de Vos.
Il quadro è stato rubato negli anni '80 e l'unica immagine disponibile è in bianco e nero e di scarsa qualità.
Il quadro avellano, a differenza dell'originale di Martin De Vos, o meglio dell'incisione del Sadeler, mostra il villaggio fiammingo coperto da una nuvola e in basso il ritratto del committente. |
Nota: Avella è un comune italiano di circa 8.000 abitanti nella provincia di Avellino in Campania, conserva testimonianze storiche di epoca romana e la sua storia risale alle guerre sannitiche.
Salve le riscrivo da Avella. è nato un lavoro di uno storico locale sulla nostra tela della visitazione e ha citato il vostro articolo http://www.academia.edu/1779154/Volusio_avvero_della_chiesetta_dei_sette_preti_e_della_pala_daltare_della_visitazione
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