Riporto sotto un breve comunicato del Movimento Cinque Stelle. Quanto succede oggi a Genova potrebbe succedere a Parma ma anche a Fidenza, e non sarà solo l'effetto dei cambiamenti climatici. Il complesso commerciale che si sta completando nella bassa verso l'autostrada non è certamente un fattore climatico, ma una situazione da noi voluta che può, in situazioni di precipitazioni simili a quelle liguri di questi giorni, creare un problema di deflusso. Maggiore effetto diretto sulla città si avrebbe se si completasse il progetto di urbanizzare i terreni oltre l'attuale periferia sud (quartieri Europa, Gigliati e Villa Ferro) sino alle colline. Stiamo parlando di terreni in passato occupati dagli alvei del torrenti e, in tempi più recenti da una rete di rivi e canali. Quel che rimane di questi rivi e canali, già in parte utilizzati come rete fognaria, non è certo in grado di assorbire  eventuali eccessi di precipitazioni oltre certi limiti. L'esondazione del torrente Ghiaia di anni fa che, dopo aver devastato Salsomaggiore, è arrivata sino a Vaio è un avviso naturale che ci è stato dato.
“Genova oggi, Parma domani”
Il giorno dopo l’alluvione che ha colpito Genova e la Liguria, il Movimento 5 
Stelle lancia un grido d’allarme, riportando i dati del rapporto annuale del 
centro ricerca sui consumi del suolo in Italia e nel nostro territorio.
“Sono un colpo al cuore le immagini che giungono da Genova in queste ore ad 
appena dieci giorni di distanza dall’ alluvione che ha ricoperto di fango e 
detriti Liguria e Toscana. Una tragedia annunciata con tanto di morti – si legge 
in un comunicato stampa -, anche se per il Sindaco di Genova Marta Vincenzi era 
” assolutamente imprevedibile in questa forma “. Siamo così stolti e arroganti 
che troviamo la forza di giustificarci anche quando dovremmo chinare il capo e 
fare silenzio, se non altro per rispetto di quelle vite spezzate a causa dell’ 
incuria dell’ uomo. Le attività umane confliggono violentemente con l’ambiente 
che ci ospita. Progettiamo, costruiamo e viviamo come se potessimo fare 
qualunque cosa su questo pianeta che, vogliamo ricordare, non abbiamo ereditato 
dai nostri padri, bensì preso in prestito dai nostri figli. Stiamo 
impermeabilizzando ogni angolo di terra con colate di cemento selvagge e 
dissennate. DalRapporto annuale del Centro di Ricerca sui Consumi del Suolo di 
INU, Legambiente e del Politecnico di Milano, emerge un dato sconcertante: ogni 
anno cancelliamo 500 km quadrati di suolo. Parma non è immune da questa 
ingordigia. Eloquenti, a proposito, le parole del Presidente della Camera di 
Commercio Dr. Andrea Zanlari in occasione di un convegno qualche mese fa: ” 
Avanti di questo passo, cementificando in questo modo, tra 20 anni non avremo 
più terra per il parmigiano “. Ergo: non avremo più terra per consentire lo 
scolo fisiologico delle acque. Ergo: Parma subirà le stesse tragedie viste in 
questi giorni. Sala Baganza e dintorni hanno già preso l’ antipasto il giugno 
scorso piangendo anche loro un morto. Il Movimento 5 Stelle Parma si batterà con 
tutte le forze per portare la nostra comunità a deliberare “Stop Consumo del 
Territorio” come ha fatto Cassinetta di Lugagnano, primo comune italiano a zero 
consumo di territorio.


Dietro a tutto questo, c'è sempre una "deroga". I "furbetti" chiedono una deroga, c'è sempre qualcuno sopra che dichiara che è rilasciabile ed una "srl" che certificherà con una "VIA" (valutazione impatto ambientale) di comodo che va bene. L'ultimo esempio è a Castione nella "Corte del Recupero". Viene chiesto di rimuovere il rispetto dei 150 mt. del Rio Caneto; viene "dimenticato" che prima detta area era soggetto a "vincolo indiretto" per cornice ambientale sia per l'abazzia , sia per il complesso del monastero. Da ultimo anche una zona fortemente interessata nelle vicinanze da ritrovamenti neoliti. Eppure sia la Soprintendenza, sia i Beni archeologici hanno traquillamente approvato.
RispondiElimina