Questa mattina, 19 aprile 2017, presso l’istituto superiore “A. Berenini” di Fidenza il Dirigente Scolastico Dott.ssa Rita Montesissa ha aperto l'incontro di presentazione del progetto “Il Museo si racconta”, esperienza di Alternanza Scuola-Lavoro, tracciando il percorso compiuto e ricordando i vari contributi che ne hanno permesso la realizzazione.
Fondamentale è stato l'accordo con la Diocesi di Fidenza, in particolare con la Fondazione San Donnino ed il Museo del Diocesano, ma altrettanto importante è stato il coinvolgimento del Politecnico di Milano che, attivo nel campo del Digitalstorytelling legato ai Beni Culturali, ha accettato la guida e la supervisione dell’intero progetto.
La dott.ssa Alessandra Mordacci, direttrice del Museo Diocesano, nel suo intervento ha ricordato che questa iniziativa è legata al Protocollo d’intesa intervenuto tra l’Ufficio Scolastico Regionale e gli Enti ecclesiastici al fine di favorire collaborazioni tra scuola e istituzioni ecclesiastiche in merito all'Alternanza Scuola-Lavoro.
L'assessore alla Scuola ed alla Cultura Maria Pia Bariggi si è soffermata sull'importanza delle iniziative di alternanza scuola lavoro rivolte al territorio, alla sua storia e alla sua arte.
Dopo la proiezione di un filmato che ripercorreva insieme ai protagonisti le varie fasi del progetto, la Prof.essa Nicoletta Di Blas e il Prof. Paolo Paolini del Politecnico sono entrati più in dettaglio sul prodotto multimediale fatto di immagini e contenuti che illustrano e spiegano san Donnino, Duomo, Museo, Via Francigena, storia, ma anche territorio e le tradizioni locali.
La tempistica del progetto ha comportato l'impegno di due settimane nel febbraio scorso, il mese di marzo è stato è poi dedicato alla redazione finale del prodotto che consiste in un sito web di "racconti multimediali" in cui anche interviste a studiosi locali e a comuni cittadini hanno trovato spazio.
Il prof. Paolini si è poi soffermato sullo scopo del progetto che è quello di far apprezzare Duomo e Museo attraverso un sito web dedicato.
Al progetto hanno collaborato 48 studenti delle classi terze dell'istituto divisi inizialmente in due gruppi, di impronta tecnologica l'uno, umanistica l'altro. nel proseguo sono stati creati gruppi misti per finalità specifiche.
Le professoresse direttamente coinvolte sono state, oltre a Monica Maramotti che ha curato la parte propedeutica all'iniziativa, Nicoletta Fanzini e Beatrice Rebecchi.
Monica Maramotti, professoressa di Religione, si è soffermata a sottolineare all'importanza culturale di mettere insieme competenze diverse finalizzandole ad un'unico obiettivo e all'importanza educativa di "avere un'ospite". Nicoletta Fanzini, insegnante di Lettere, ha notato il clima scolastico ed il rapporto insegnante e studenti abbiano registrato un miglioramento, infine Beatrice Rebecchi ha visto positivo l'esperimento di "portar fuori i ragazzi dalle mura" della scuola. Gli studenti sono intervenuti nell'ultima parte dell'incontro.
Particolarmente apprezzato l'intervento finale del Vescovo Mons. Carlo Mazza che ha inquadrato il progetto in un percorso che ha come scopo quello di mettere in comune conoscenze.
Questo avviene oggi in modo certamente diverso da quello tradizionale fatto di scaffali di libri in stanze chiuse. I nuovi sistemi telematici vivono di condivisione, sono sistemi aperti, ma il loro fine ultimo deve comunque riguardare sempre le persone, l'uomo. Fondamentali saranno quindi oltre alle modalità di trasmissione i contenuti che verranno trasmessi.
La presenza del Vescovo per l'intera durata dell'incontro è indicativa del suo interesse in questo progetto che ha visto impegnate, oltre al Museo del Duomo, altre realtà diocesane.
Alla fine è ha ricevuto il significativo omaggio di un prodotto frutto di avanzata tecnologia 3D, la riproduzione dei due leoni del protiro della Cattedrale, come possiamo vedere in questo video.
Bravi tutti. La direttrice del Museo, Dott.ssa Mordacci, gli esperti del Politecnico, la dirigente scolastica e gli insegnanti accomoagnatori... e i ragazzi! Un progetto che rivela come, insieme, si possano interessare aanche i giovani di oggi alla ricchezza storica, artistica e culturale della nostra città. Un percorso al quale ogni scuola, di ogni ordine e grado (ovviamente con modalità diverse) dovrebbe aderire.
RispondiEliminaChiedo: come si può visionare il percorso multimediale?
Propongo: perché non valorizzare come souvenir il prodotto finale, i leoni realizzati con la stampante?