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sabato 10 giugno 2017

I tre leoni nella torre del Trabucco


Come già spiegavo nel precedente articolo, la nostra Cattedrale si può leggere applicando in facciata i tre Cerchi Trinitari con cui Gioacchino da Fiore visualizzava la storia. Si tratta di una teoria da approfondire e rilanciare ma, a mio avviso, ben motivata e di indubbio fascino. 
Padre, Figlio e Spirito Santo sono poi scolpiti, con figure di leoni, anche nelle due fasce scultoree presenti nella torre del Trabucco. 
I pellegrini, ristorati fisicamente e spiritualmente, prima di mettersi in cammino alzavano lo sguardo sulla fascia che percorre i due lati della torre del Trabucco e che descrive i pericoli del pellegrinaggio (in facciata) e la disposizione del viaggio (sul lato destro della torre).
Detta fascia inizia, ha al centro (nell’angolo della torre) e alla fine teste di leoni. Non ho trovato, nelle varie e fantasiose interpretazioni date sinora, una spiegazione accettabile. 
A mio avviso, i tre leoni rappresentano le tre Persone della Trinità. Li prendiamo in esame singolarmente.



Il primo bassorilievo raffigura un leone che dà il suo fiato a un leoncino che gli morde il labbro inferiore. Nel Medioevo si pensava che il leoncino nascesse morto e che dopo tre giorni venisse portato alla vita dal fiato di suo padre. 
Gli artisti di quel tempo erano molto bravi a dare significati nascosti alle loro opere: questo stile si chiama “nicodemismo”. La scultura di cui stiamo parlando è di questo tipo e, nascondendo, rivela il rapporto tra le tre Persone della Trinità: il Padre comunica lo Spirito al Figlio che risorge. Da notare, a questo proposito, le zampe del “leone-padre” che comunicano forza e tenerezza allo stesso tempo.

All’angolo della torre il secondo leone, che tiene un serpente tra gli artigli è simbolo di Gesù Luce del mondo che, risorgendo ha vinto il male. 
La sua chioma è l’unica parte della facciata che alle ore 12 (alle 13 nell’ora legale) del 21 giugno – solstizio d’estate, il giorno più lungo dell’anno – viene baciata dal sole!


Il terzo leone, con la bocca aperta, posto alla fine dei bassorilievi, rappresenta infine lo Spirito santo che dona il soffio di vita al mondo. Lo Spirito è colui che dona forza nelle difficoltà, energia nel cammino e tanto fiato.


Il messaggio finale è chiaro. I pellegrini devono essere attenti ai pericoli del viaggio (fascia in facciata) e disporsi come suggerito dai bassorilievi a fianco della torre. Devono infine affidarsi, certi di essere rafforzati e sostenuti sino alla meta dal Dio Uno e Trino. 
Fausto Negri



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