Inglobata da secoli nelle fondamenta della porta occidentale di Borgo San Donnino la seconda arcata dell'antico ponte è testimonianza dell'importanza storica di quel "luogo d'acque" che probabilmente vedeva la confluenza del torrente Ghiara nello Stirone.
La sua collocazione ne permette solo una visione molto parziale lasciando all'intuizione di chi guarda il resto, di fatto, viene trascurato dai visitatori in assenza di chiare indicazioni di percorso nella pur ristretta zona di Piazza Grandi, anche le visite guidate non si soffermano molto non aiutate da alcun supporto visivo.
Cantiere in area archeologica |
I lavori di ripristino di alcune strutture di Piazza Grandi nella zona limitrofa denominata "archeologica" iniziati da qualche settimana e che verranno proseguiti in questa estate non interessano questa importante vestigia.
Parte superiore visibile del ponte. |
Venerdì 23 giugno ho accompagnato per un breve sopralluogo dell'area il Sindaco Andrea Massari e l'Assessore ai lavori pubblici Davide Malvisi, un articolo della Gazzetta di Parma di oggi ne da notizia, riportando tra l'altro queste mie parole:
"Abbiamo visto in vari passaggi quali sono i principali problemi che da 15 Anni abbiamo in questo posto. Non sono drammatici. Speriamo che questo intervento ripristini una situazione accettabile, soprattutto per i turisti. Noi in questi anni abbiamo notato e segnalato anche opportunamente quelli che erano man mano i deterioramenti maggiori che l'area ha incontrato. E' un'area importante, direi che è, e deve diventarlo sempre di più, l'anticamera della piazza del Duomo, che è l'elemento più significativo della nostra città. Va quindi mantenuta in ordine. Il ponte romano, che non è oggetto di questi lavori, va valorizzato in modo vero; questa è l'idea che abbiamo lanciato all'amministrazione. Dopo il duomo, il ponte è l'elemento più importante della città."
Come? Una chiara segnaletica del percorso e pannelli collocati in posizioni particolari facilmente individuabili già costituiscono un soluzione molto efficace e bastevole. La manutenzione periodica dello stato del ponte è sempre e comunque la cosa più importante.
Qualche informazione in più
Il ponte romano, scoperto nel 1874 sotto la torre o porta medioevale, in un lavoro di Ettore Ponzi realizzato su supporto in plexiglass o materiale similare.
"nel 1874, proprio sotto l'edificio, venne scoperta l'imponente arcata di un ponte romano. Si trattò di un fatto di grande importanza per la storia di Fidenza. L'arcata ritrovata non era che la parte di un ponte posto all'ingresso occidentale della città, sul primitivo corso del torrente Stirone. Di questo ponte già si parlava in documenti dei secoli XIV e XVII. Accanto ad esso era stato sepolto il martire Donnino e quel luogo, così sacro ai borghigiani, fu protetto e salvato da varie costruzioni e dalla torre, ancor oggi chiamata Porta di S. Donnino."
Da "4 passi per Fidenza" di Temistocle Corradi
QUADERNI FIDENTINI - N. 9
Fidenza, 1979
Ecco com'era il ponte romano, in un eccezionale disegno realizzato dal prof. Ettore Ponzi secondo i dati del Pigorini e in base al rinvenimento del 1975 del pilone della seconda arcata e pubblicato sulla "Gazzetta di Parma" il 9 ottobre 1975. |
Che meraviglia! Peccato che sia andato quasi tutto perso!
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