FESTA INTERNAZIONALE DELLA STORIA 2022 I vessilli del Papa e dell'Imperatore a Borgo MERCOLEDÌ 26 OTTOBRE ORE 18,00 Oratorio di San Giorgio FEDERICO II E I CENTO GIORNI DI BORGO |
Assedio a Borgo San Donnino |
Il 18 febbraio 1248, nel giorno della sconfitta, Federico e i resti del suo esercito si rifugiarono a Borgo, città rimasta fedele nella cattiva sorte.
Nel 1249 Pier delle Vigne, il suo più fidato collaboratore, viene accusato di tradimento e scortato in carcere nel castello di Borgo S. Donnino. Che videro i suoi occhi in quel giorno di novembre?
Federico II morì il 13 dicembre 1250. Come reagì Borgo alla notizia della morte del suo Imperatore?
Nel novembre del 1266 il formidabile esercito di Carlo d'Angiò diretto alla conquista del Regno di Sicilia entrò in Italia, ma evitò di passare nel territorio di Borgo a lui ostile. Due anni dopo, parmigiani, cremonesi, modenesi, reggiani, e piacentini, tutti passati dalla parte del nuovo padrone, strinsero d'assedio Borgo San Donnino con un grosso esercito che le cronache indicano formato di 30.000 uomini.
Un così imponente spiegamento di forze era tenuto in scacco dalle modeste forze asserragliate entro le mura di Borgo guidate dal temibile Oberto Pallavicino e solo ricorrendo all’inganno e al tradimento se ne impossessarono. Chi tradì i borghigiani?
A.P.
Bravo, Ambrogio, molto interessante
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