SABATO 5 NOVEMBRE
Teatro G.MAGNANI di Fidenza
a cura del Gruppo Promozione Musicale Tullio Marchetti
OTELLO di G. Verdi
L’Otello di Verdi è un’opera in quattro atti, su libretto di Arrigo Boito, tratta dalla tragedia “The Tragedy of Othello, the Moor of Venice” di William Shakespeare.
Con Otello Verdi ritorna a temi shakespeariani che non aveva più affrontato dall’epoca di Macbeth (1847). Dopo il grande successo di una sua Messa da Requiem alla Scala di Milano, da lui stesso diretta cinque anni dopo la prima, Giovanni Ricordi propone al Maestro l’idea di comporre un’opera nuova, tratta da una tragedia del drammaturgo inglese, pensando ad Arrigo Boito come librettista.
Francesco Faccio accompagna Boito da Verdi il quale, presa visione del libretto non lo accetta, ribattendo che al momento stava pensando a musicare un soggetto comico e non drammatico come era invece l’ Otello . Ma del fantomatico soggetto comico Verdi pare non interessarsi più, grazie all’astuzia di Ricordi, alla pazienza di Boito e non da ultimo, all’indiscutibile fascino del testo shakespeariano.
Nel 1879, non senza difficoltà, il libretto è pronto, ma dopo un anno è ancora sprovvisto di partitura musicale. Un piccolo incidente “diplomatico” ne ritarda ulteriormente la composizione. Nel 1884 Arrigo Boito è a Napoli per rappresentare il suo Mefistofele e si sente chiedere perché non si cimenti nel musicare il libretto da lui composto sull’ormai famoso Otello, dato che Verdi pare disinteressarsene.
Il librettista, colto da un estremo imbarazzo, risponde con tale riserbo che il suo atteggiamento viene frainteso e i giornali locali scrivono del rammarico di Boito per non poter comporre la musica dell’opera. Verdi s’irrita a tal punto che interrompe la stesura della partitura.
Ma il tempo placa gli animi e appiana i problemi, così che nel novembre del 1885 è pronto lo spartito e l’anno seguente pure la strumentazione.
Non è però ancora tempo della prima: oppresso dal suo forte senso di responsabilità nei confronti di Shakespeare e dal peso dell’ormai acquistata popolarità e reputazione, Verdi rifiuta continuamente di fissare la data della prima rappresentazione prolungando il periodo delle prove.
Sceglie come interpreti Romilda Pantaleoni nel ruolo di Desdemona (soprano), Victor Maurel in quello di Jago (baritono) e Francesco Tamagno protagonista. Quest’ultimo ricoprirà lo stesso ruolo nel dicembre del 1899 diretto dal Maestro Arturo Toscanini.
Il 5 febbraio 1887 l’ Otello di Verdi va finalmente in scena al Teatro alla Scala di Milano e per l’occasione tutti i giornali europei inviano un loro corrispondente.
MP
LA TRAMA IN BREVE
Desdemona, figlia del senatore veneziano Brabanzio, fugge di casa per sposare segretamente Otello, valoroso generale moro. Ma Jago, alfiere di Otello e segretamente innamorato di Desdemona, rivela del matrimonio a Brabanzio, che a sua volta denuncia il Moro al Consiglio della Repubblica.
Tuttavia le parole dei due innamorati convincono i governanti ad autorizzare l’unione mentre Otello è nominato governatore e comandante delle forze veneziane a Cipro, isola assediata dai turchi.
Otello promuove Cassio suo luogotenente, ma Jago, invidioso, progetta una terribile vendetta: dopo aver messo Cassio in cattiva luce, facendolo trovare ubriaco in mezzo a una festa, insinua in Otello il dubbio di una relazione tra Cassio e Desdemona, scatenando così la sua gelosia.
Jago, con vari stratagemmi, giunge a dimostrare il falso tradimento di Desdemona, e a questo punto Otello, ormai impazzito, strangola la moglie. Ma è Emilia, la moglie di Jago, a raccogliere le ultime parole di Desdemona e intuite le colpe del suo sposo rivela la rete di inganni.
A questo punto Otello, preso dal rimorso, si toglie la vita sul corpo di Desdemona, mentre Jago resterà l’unico vivo a scontare i delitti da lui causati.
Nessun commento:
Posta un commento