lunedì 20 ottobre 2025

Il calice di San Donnino, prezioso “reliquiario” conservato nel museo diocesano.

Il calendario della Festa Internazionale della Storia prevede per mercoledì 22 ottobre alle ore 18:00 presso l'Oratorio della Chiesa di San Giorgio la conferenza della dott.ssa Alessandra Mordacci "Il calice di San Donnino"


Calice ansato, detto di San Donnino

La coppa e il piede, completamente lisci, sono lavorati a sbalzo, mentre il nodo, i due distanziatori e le due anse sono stati fusi e poi lavorati a cesello e bulino. Le anse hanno la forma di draghi alati, che sono ripetuti anche nella decorazione del nodo.
Fu certamente utilizzatoper la distribuzione del vino eucaristico sino a quando nella Chiesa latina fu in uso la comunione sotto le due specie (fine del XII sec.).
In seguito, con l’inserimento nel nodo della teca contenente un dente del patrono, il vaso divenne “reliquiario” e fu utilizzato per dar da bere (acqua e vino benedetti) ai pellegrini in transito sulla via Francigena o ai fedeli morsi da animali velenosi e cani idrofobi, legando – forse inconsapevolmente – all’azione taumaturgica dell’oggetto il simbolismo medievale del “buon dragone”, il cui “sangue” (in effetti una resina vegetale) era usato come disinfettante e cicatrizzante.
Un calice taumaturgo riprodotto in altre città italiane per la cura dei contagiati dalla rabbia.
MP





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