Non è certo estraneo ai nostri luoghi Beppe Grillo, anzi, forse è più di casa di molti grillini, non me ne vogliano questi, Grillo è Grillo e loro son grillini. Anzi ci fu un periodo che le sue visite erano frequenti e in queste occasioni un Ponzi c'era sempre, nel caso Luca dal cui archivio sono uscite le foto datate dicembre 1988 e scattate penso nella discoteca Jumbo. Non tanto tempo fa, giusto il tempo per scolorire i capelli e, nel caso suo, mutare le denunce in impegno politico conservando l'alone di contrastato successo che lo ha sempre accompagnato, solo la discoteca Jumbo non c'è più. Tornerà l'anno prossimo a Fidenza? Se lo chiedono i suoi sostenitori, intanto la piazza già è stata scelta e le luci che Natalini ha profetato per la nuova metallica struttura faranno da sfondo al suo palcoscenico.
Ma lasciamo parlare il suo grande amico, il neurologo Manfredi Saginario, che presentò l'anno scorso a Parma alla sua platea come «parente di Padre Pio».
Il Prof. Manfredi Saginario, nell'agosto dello scorso anno, così ha raccontato, in una lettera alla Gazzetta, alcuni particolari della sua amicizia:
...... quando ero primario della Divisione Neurologica (ora Unità Operativa), prima a Soragna e poi a Fidenza dove sono rimasto fino al 1996, ho organizzato diversi spettacoli benefici insieme a Grillo (circa una decina): a Soragna, a Fidenza, al Teatro Regio di Parma, al Palasport. Il primo fu alla discoteca Jumbo, tra Parma e Fidenza, e vi partecipò anche l’allenatore Sacchi con alcuni giocatori del Parma. In quelle occasioni abbiamo raccolto fondi preziosi per fare ricerche, ricerche che poi sono state comunicate a congressi nazionali di Neurofisiologia e Neurologia (di cui uno anche a Parma), alla trasmissione «Check-Up», suscitando notevole interesse. Anche grazie a quei fondi siamo diventati una delle più valide Divisioni in Italia avendo la possibilità di disporre di borse di studio, di servizi specializzati gratuiti a favore dei pazienti, etc. L’intero incasso è sempre stato utilizzato a questo fine. Beppe Grillo in queste occasioni non ha mai voluto alcun compenso e nemmeno il rimborso delle spese, solo un grazie di cuore. Lui era felice ed orgoglioso di poter aiutare i pazienti. Ogni volta che lo chiamavo, Grillo veniva volentieri e si metteva a disposizione. Mettevo il biglietto a 50 lire, e lui si arrabbiava ritenendo il prezzo eccessivo: «Dovresti fare 20 lire, altrimenti sono costretto a parlare per due ore...».
Beppe Grillo con il prof. Manfredi Saginario
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