Ancor oggi 250.000 Euro si spendono in una rotonda in omaggio alla sicurezza stradale, vera o presunta che sia. Ora per arrivare al 27 dobbiamo vendere o svendere il patrimonio immobiliare pubblico. Oggi è la volta della ex scuola frazionale di Santa Margherita, era già successo per altre scuole frazionali, ma questa scuola nel frattempo si è "evoluta" in museo ed i materiali conservati sono ineluttabilmente destinati a qualche scantinato in attesa di qualcosa che non avverrà mai. Questo non fermerà l'operazione che per le casse comunali frutterà appunto 250.000 Euro o anche meno. Un buon boccone visto che poi li vicino a quell'edificio, una volta privatizzato, dovrebbe passare la pedemontana con tanto di tangenziale e i transiti giornalieri passeranno a dieci veicoli dai cinque attuali.
Il Maestro Gainotti sembra non vedere un futuro al suo Museo e lo esprime in questo articolo della Gazzetta di Parma che riportiamo sotto con tanto di riferimento.
Negli anni trenta del novecento il regime fascista attuò un vasto sforzo in ambito scolastico che contribuì in modo decisivo alla alfabetizzazione del paese. Nei centri frazionali si moltiplicarono le scuole e il nostro comune fu certamente partecipe, nella foto la cerimonia d'inaugurazione della scuola frazionale di Vaio. Anche nel dopoguerra queste scuole furono attive, la loro funzione diminuì per il fenomeno della concentrazione urbana della popolazione.
Va all'asta l'ex scuola: a rischio il museo di Gainotti
Migliaia di oggetti, cinquant’anni di ricerche e catalogazioni, cinque aule e un lunghissimo corridoio che riportano indietro nel tempo (alla vita che si conduceva nelle campagne fidentine tra l’Ottocento e il Novecento): l’ex scuola elementare di Santa Margherita andrà all’asta, con una base di 250 mila euro. Lo ha votato, una decina di giorni fa, il Consiglio comunale. All’interno di quei locali, di proprietà del Comune, si trova qualcosa di più grande e importante di una semplice collezione: lo hanno sempre chiamato Centro di educazione ambientale, ma è un vero e proprio museo della civiltà contadina. Dal 1995 allo scorso anno ha ospitato 376 classi della provincia di Parma, che vi hanno fatto attività didattica. Lo ha «creato» l’ex maestro elementare Adriano Gainotti, che dalla fine degli anni Sessanta ha iniziato a raccogliere materiale e lo ha catalogato.
Da quando è andato in pensione, nel 1996, si è attivato volontariamente per fare da guida alle varie classi. Le ultime visite risalgono allo scorso anno, poi la struttura è diventata inagibile per alcune crepe. Ora l’ex scuola andrà all’asta e il sindaco Cantini ha dichiarato che «si cercherà una nuova collocazione per quel materiale».
La preoccupazione di Gainotti, condivisa non solo dai suoi collaboratori ma anche da chi negli anni ha «scoperto» lì un mondo che non conosceva prima, è inevitabilmente legata alla fine che farà questo «museo».
«Chi è in grado di mandarlo avanti o di trasferirlo?», si chiede con rammarico e preoccupazione Gainotti. «Per questa ex scuola, che ha funzionato come seggio elettorale anche alle ultime Politiche, si poteva pensare magari ad una sezione di scuola materna. Oppure si poteva pensare di mettere in sicurezza l’edificio e di mantenerlo: davvero non so che fine farà l’esposizione».
La collezione è un patrimonio messo a disposizione della collettività e delle scolaresche, e che oggi rischia di disperdersi, magari donato o venduto a collezionisti privati. Non lo dice apertamente Gainotti, ma il suo sogno sarebbe quello di un museo civico: con l’aiuto delle istituzioni, tutti quegli oggetti ripuliti e pazientemente sistemati da lui e dai suoi collaboratori potrebbero ancora essere la testimonianza del «come eravamo», la memoria storica di una comunità che ora rischia di vedere cancellato uno dei luoghi più veri della borghigianità.
Le gioie più grandi provate da Gainotti gliele hanno «regalate» i tanti bambini che, al termine di ogni visita al Centro di educazione ambientale, gli dicevano: «Voglio portare qui anche i miei genitori». Fin dai primi anni Settanta, nelle scuole in cui era maestro elementare attrezzava delle aule con i materiali della storia contadina, affascinando gli studenti nelle sue lezioni: lo fece nella scuola di Sagrà, in quella di Ponte Ghiara, quindi in quella di Santa Margherita. Ha dedicato oltre mezzo secolo a questa passione. Con la vendita dell’ex scuola di Santa Margherita, il rischio è che si perda per sempre quel punto di riferimento fondamentale che è stato il Centro di educazione ambientale. O, più romanticamente, il museo della civiltà contadina fidentina.
Immagino la preoccupazione e il dolore del M° Adriano Gainotti. Per quel poco che posso fare, mi metto a disposizione affinchè non vada disperso il suo cinquantennale lavoro di collezionista. Poveri noi se anche il Museo, chiamato da tutti "di Gainotti", andasse perduto. Veramente non ci resterebbe che piangere.
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