Alla inaugurazione del Nuovo Poliambulatorio fidentino di via 1° maggio c'erano tanti bei nomi in quel lontano 1959. Erano infatti presenti: S. Ecc.za il Prefetto di Parma con la gentile consorte, l'Ecc.mo Vescovo, il Vice Presidente Generale dell'INAM cav Amato Festi, il Sindaco Porcellini, gli Onorevoli Buzzi e Gorrei, il Cav. Melani direttore provinciale dell'INAM, il dottor Bassani, il consigliere provinciale Pelizza, il Capitano dei carabinieri Rocchi ed il Maresciallo Pascotto, il rag. Pellegrini presidente del Comitati INAM, il dottor Mistrali, il sanitario Comunale dottor Zilioli e numerose altre personalità.
Mons. Vescovo procedeva alla benedizione dell'edificio, esaltando in brevi parole il significato dell'avvenimento e ringraziando quanti hanno cooperato per dare a Fidenza un nuovo Centro di assistenza alla persona umana. La visita delle autorità e della popolazione concludeva la cerimonia di inaugurazione.
Mons. Vescovo procedeva alla benedizione dell'edificio, esaltando in brevi parole il significato dell'avvenimento e ringraziando quanti hanno cooperato per dare a Fidenza un nuovo Centro di assistenza alla persona umana. La visita delle autorità e della popolazione concludeva la cerimonia di inaugurazione.
E' così che si faceva, si fa ancora qualche volta, magari per una rotonda.
P.S.: ora al posto del Poliambulatorio c'è un moderno condominio ed altri ne sorgeranno nell'ex ospedale proprio davanti all'ex edificio che abbiamo ricordato. Così va il mondo tra una chiacchiera ed un'altra.
La nostra cara e neppur tanto vecchia "Mütua". La sua inaugurazione fu una gioia per i borghigiani che, dal quel momento non furono più costretti ad andare sino a Parma (chi in corriera e chi persino in bicicletta) per sottoporsi äi râg. I bei bicchieroni di Bario te li somministrava la Maria Denti (sorella dell'avvocato Nino); per le endovenose di calcio (cùlli ca't fäva gnîr i s'ciätrón däl cäd), arrivavano giovani medici almeno due volte la settimana. Così per i dentisti, i ginecologi, i chirurghi di piccoli interventi come la fìmosi e gli otorinolaringoiatra. "Indù vala Clòe?""Vâgh a la Mütua a fèr "la Radio" o "a fèr la Marconi" o "a fèr l'induvena". E tutto sensa mägnärät èl còtt e 'l crüd a pägämênt o sensa spetèr òtt mêš (sottolineo otto) per una visita oculistica. 'Ta ben Mütua!
RispondiEliminaRicordo di aver dovuto accettare, in quel loco, per ragioni di forza maggiore, di accogliere nel mio alvo intestinale, un clisterone di bario, di non so quanti litri, per verificatre poi se soffrissi, o meno, di qualche inconveniente nella zona suddetta.Esso mi fu iniettato, in posizione ginecologica, proprio da una mia ex-alunna, divenuta infermiera, per cui io ero gradualmente passato dal rosaceo al violaceo, non solo in viso, ma in tutto il corpo, a vampate alterne di ogni nuance di questi colori. Il tutto ricordando,in quella posizione e situazione, per quanto potevo, i bei tempi della scuola, io da prof, lei da alunna. Dopo sforzi immani per trattenere il tutto, con fronte imperlata di goccioline di sudore ghiacciato, denti stretti allo spasimo, muscolatura irrigidita al curaro, mi scaraventai, dopo aver subito le radiografie, finalmente, in un loco apposito, per una gratificante liberatoria. Un'esperienza indimenticabile!
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