domenica 11 maggio 2014

Le belve di Boko Haram ed il silenzio degli ipocriti in una nota di Franco Bifani


Il silenzio dei colpevoli
Sì, il silenzio, non degli innocenti, ma dei colpevoli, quello, assordante, che è calato sulla vicenda raccapricciante delle oltre duecento studentesse liceali, rapite dalle belve di Boko Haram, in Nigeria; almeno qui, in Italia. 

Sì, certo, si sono visti ed uditi i soliti  stanchi riti ripetitivi di stracciamento di vesti, fiumi di paroloni, roboanti e retorici, ipocrite prese di posizione, con  calde, anzi, roventi raccomandazioni per una condivisione sulla condanna del gesto e di mobilitazione generale, ma solo verbale, contro il verificarsi ed il ripetersi di tali eroiche imprese belluine. 
Ho trovato meritevoli gli interventi di  Farid Mansouri e del rappresentante della comunità nigeriana, a Parma, Emmanuel Iyanda; ma sono risultati molto tardivi, il rapimento risale al 14 aprile. 
Non ho ancora assistito a nulla del genere, da parte del giovane deputato del PD locale, Khalid Cahouki; ci sta ancora pensando sopra? 
E nemmeno ha detto una sola parola, sulla vicenda, la Kyenge, che pure, ieri, imperversava, con le sue tesi strampalate sull'integrazione, a Parma Europa; è troppo impegnata nella sua campagna elettorale, per divenire, finalmente, eurodeputata del PD. 
Si è limitata ad una stanca adesione al “Bring back our girls”, solo due giorni fa, con una scarna riga, sul suo sito. 
E gli alti papaveri dell'UCOOI, che ne pensano, specie la vice-presidente, la convertita, Patrizia Khadija Dal Monte, che, recentemente, aveva tenuto una conferenza pro-Islam, a Salsomaggiore, assieme ad un telepredicatore ipertricotico, Usama El Santawy.? 
Ah, ma forse sono tutti seguaci integralisti di quel motto: Un bel tacer non fu mai scritto!

Franco Bifani

2 commenti:

  1. Se il diavolo denuncia un diavolo vuol dire che i diavoli si erano precedentemente messi d'accordo.

    Questo è ciò che penso della campagna contro i Boko Haram da parte di Istituzioni, Governi di mezzo mondo e la loro macchina mediatica.


    dal telepredicatore ipertricotico
    Usama El Santawy

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  2. I Boko Haram meritano solo di essere sterminati tutti; tanto, faremmo loro solo un favore, spedendoli anzitempo nel Paradiso di Allah. Non è vero, Usama? E la velata, che dice? Non l'hai sentita? E' stata educata, anche lei, secondo i dettami occidentali,la vendiamo a qualche talebano islamico? Deve ringraziare di trovarsì in uno Stato di cani infedeli, che però non sgozzano, non decapitano e non crocifiggono i cristiani e quelli, come la sora Patrizia, che cambiano religione, come succede negli Stati musulmani.

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