lunedì 9 aprile 2018

Lorenza Pellegrini alla Prova del Nove


Finestre finalmente spalancate al Circolo Cabriolo per il nostro quarto e penultimo appuntamento con “SALOTTO d’AUTORE”. Ci apre lo sguardo, sulla sua esperienza di fine narratrice, un’amica: Lorenza Pellegrini.

I nostri percorsi si sono intrecciati più volte nel corso degli anni: amicizie in comune, i figli piccoli sui seggiolini delle nostre bici nei parchi cittadini, la scuola, i libri…
Di Lorenza avevo avuto il piacere di leggere, ancora in bozza, la prima stesura di “Doppio Tempo”.


Come oggi, con “La prova del nove”, ciò che mi aveva interessato era questa sua narrazione “spiazzante”. Salti di temporalità, sorprese dei personaggi, disvelarsi di trame inaspettate. Su tutto, una scrittura asciutta, a tratti cruda nell’essere specchio della realtà.
Oggi, l’occasione per farla raccontare: del suo piacere nelle citazioni, del suo lavoro di ricerca preparatorio, del suo particolare “sguardo” che cattura l’essenza degli incontri e li trasforma in “credibili personaggi”.


Parliamo del suo piacere per la lettura oltre che per la scrittura, di come in questa “seconda vita”, da Dirigente Scolastico, si sia ridotto a “qualche paginetta”, visto il carico di pensieri ed attenzioni che il nuovo ruolo le consegna anche a casa.
Oggi è capace di chiudere la porta alla professione e a spalancarci quella del suo amore per la scrittura.
Un lavoro lungo, la narrazione … noi ci sorbiamo nel giro di qualche ora il risultato di una massiccia dose di attenzione agli “accadimenti del quotidiano”: l’IDEA DI PARTENZA.
Un lavoro che chiede energia e curiosità nello studio e nella ricerca per accurate e documentate ambientazioni: I LUOGHI.
Sollecita minuziose indagini, conversazioni e massacrante perfezionismo per la costruzione DEI PERSONAGGI.
Un po’ autoreferenziali, ci ricorda l’autrice, un po’ pescati dai suoi incontri ma il tutto sorvegliato e orchestrato con una grande dose di ORIGINALITA’.
Perché è questo il cruccio di ogni scrittore: non ripetersi mai ma soprattutto non costituire un “dejà vu”, un già letto, già scritto, già inventato da altri.
Non c’è pericolo che ciò accada con Lorenza: anche nei suoi nove racconti, che oggi ci presenta, è in grado di creare quel certo “spaesamento” che ci tiene agganciati dalla prima all’ultima riga.
C’è sorpresa in ogni pagina, ci rimane il piacere, giunti all’ultima parola, della rilettura del racconto per cogliere “trucchi”, per godere appieno dell’intreccio.

Ci accompagnano, in questa gradevole conversazione, i primi voli delle rondini che cogliamo, a tratti, dai vetri spalancati; i fiori alle pareti in onore della nostra ospite: le opere delle nostre artiste fidentine Raffaella Bellani e Ivana Bianchi.


Graditissime le molte presenze in sala: tanti amici, colleghe, l’Assessore alla cultura Maria Pia Bariggi che ci regala un ritratto dello spessore culturale di Lorenza, Alessia Gruzza,  Ambrogio Ponzi che ci ospita pazientemente nel suo blog.

Conosciamo molto bene la nostra autrice ma è con grande piacere che ne sentiamo valorizzare l’impegno, lo spessore culturale, la presenza.
Dalla prima lettera da “fan di Lauda” alla sua raccolta de “La prova del nove” la ragazzina di Monfalcone ne ha “fatta di strada” e, noi lettori, ci auguriamo che il viaggio non finisca qui perché “VIAGGIARE E’…” aspettare la prossima sorpresa!!! Grazie Lorenza.
Laura Sambruna








3 commenti:

  1. Complimenti vivissimi a Lorenza Pellegrini, a Laura Sambruna ed al Circolo Cabriolo che ha aperto le porte a iniziative così importanti. Una curiosità: quale spazio del Circolo viene usato per ospitare queste attività culturali?

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  2. Carissima Claretta, abbiamo usato la sala TV che abbiamo trasformato in "salotto", nella Club House, davanti allo spazio bar. E' uno spazio adattabile a tutte le nostre iniziative! Per ora ha ospitato la mostra di Sgavetta (aprile 2017), feste danzanti, concerti (Opera Swing!!!) chiacchere delle signore ...

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    1. Grazie, Laura. Non ho riconosciuto il luogo, perché vi manco da molti anni.

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