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domenica 22 aprile 2018

L'Abate Zani e Parmigianino


Sabato 21 aprile presso il Museo del Risorgimento "L. Musini" Mirella Capretti ha intrattenuto un pubblico attento sulla figura dell'abate Zani fidentino e sulla sua competenza nelle tecniche calcografiche (di stampa), come la copia dall'incisione di Parmigianino conservata al Museo. 
E' stata data ai presenti anche l'opportunità di visionare i volumi dell'Enciclopedia delle Belle Arti posseduti dalla Biblioteca Comunale Leoni e reperti del tempo. 
Qui sotto riportiamo l'introduzione di Mirella Capretti alla sua conferenza. 

So che mi ripeto
                 ma il mio intento è sempre quello di riportare l’attenzione e un ricordo ammirato verso l’abate Pietro Zani a più persone possibili, fidentini in particolare. 
E anche se nel libro ho puntato molto su Borgo San Donnino del suo tempo, perché era rivolto in particolare alla Scuola, è un personaggio di statura europea, ingiustamente dimenticato, proprio da noi… 
Ha conosciuto due papi, due imperatori, tanti nobili, eruditi e artisti, pur non avendo studi particolari, non avendo una goccia di nobiltà, e con due grandi limitazioni: la sordità e la povertà.
Considerato il più grande esperto di stampe dell’epoca, la sua Opera, rimasta in massima parte manoscritta, meraviglia ancora oggi, invece, gli studiosi che la definiscono come “il più diretto precedente di un catalogo di stampe contemporaneo”. 
Partendo, quindi, dalla sua copia dall’incisione di Parmigianino, presente nell’importante Museo del Risorgimento locale che mi ospita, parlerò della tecnica calcografica e della sua competenza e  grande amore per le stampe, che l’ha portato a girare l’Europa a piedi per comporre un’Enciclopedia d’Arte che contenesse il più grande Gabinetto di Stampe virtuale, vero, ma mai esistito, per eruditi, collezionisti, nobili, prelati, mercanti, amatori (allora in gran numero). Enciclopedia attesa in tante città italiane e anche a Lione, Parigi, Londra e Vienna.
Una passione, ma anche un dramma per la sua vita, nell’inseguimento di un sogno, che sembrava sempre realizzarsi, ma che era sempre rimandato…
Attraverso le immagini che ho pubblicato, ma non solo, cercherò di renderlo familiare con i suoi ritratti, di far conoscere i personaggi che ha incontrato e che l’hanno aiutato; di far immaginare, per quanto possibile, la Borgo San Donnino del suo tempo dai dipinti di Ponzi, dalle cartoline di Bandini e dalle cartine; di far rivivere le sue emozioni di vita e le sue pene dalle lettere e dalle sue carte giunte fino a noi; per poi rivedere insieme i documenti originali del tempo che il Museo conserva, sicuramente a lui familiari. 

Le scuderie borboniche per la posta
dei cavalli nell'attuale Piazza Pontida.
Tra questi, il ritratto inciso di Maria Luigia, ultima sua grande benefattrice, il ritratto di Papa Pio VII, il libretto della Bolla di Scomunica che egli fece a Napoleone, i soldi di carta, una stampa della “ruota” di Salsomaggiore, una copia del “Giornale del Taro”…, infine il suo ritratto di profilo a bulino, eseguito dal vero da Pernati a Roma, e il torchio a caratteri mobili di Mattioli, che pur essendo più recente (1860), è come quello con cui è stata stampata l’Enciclopedia, di cui vedremo qualche volume (tolti per l’occasione da Isabella dal Fondo Antico della Biblioteca).
Mirella Capretti




2 commenti:

  1. Buonasera Prof.,

    Sono contenta di leggerla. Spero che stia bene e grazie per il lavoro che continua a fare.

    Una sua ex alunna della scuola Zani
    Cristina Maia Buzuleciu

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  2. Carissima Cristina Maia,
    Con sorpresa, grande piacere ed emozione, ho letto le tue righe... Gioia grande per un insegnante come me (di solo due ore a settimana) essere ricordata da una propria alunna dopo tanti anni! Grazie.
    Spero per te tutto bene, ti auguro buona vita, e se mi incontri, fatti riconoscere!
    Un bacio
    Mirella

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