I ragazzi di allora ricordano ancora con tanta devozione Mons. Giberti, il Vescovo generoso che apriva la porta a tutti e per tutti aveva un sorriso e una parola buona.
Da Denti, èl süppión, ho saputo molte cose degne di nota, su Monsignor Giberti, i bombardamenti ed il trasporto di feriti e morti. Ho impresso nella mente l'episodio del comodino di Mons. Rizzardi, lighè cul fîl-fèrr, parché däva-žu l'anta.
Tratto dal diario di una Amica che visse quelle giornate: Terminati i bombardamenti, si sentì la sirena del cessato allarme. Iniziò subito la corsa per recuperare i cadaveri o ritrovare altri ancora vivi, sepolti sotto le macerie. Il Vescovo di Fidenza, Francesco Giberti, aveva preso possesso della Diocesi il 12-05-1943. Morì il 19-02-1952. Pure lui, tra le macerie scavava con le mani insanguinate, con la speranza di poter ritrovare persone ancora vive. Il Seminario fu raso al suolo. ..... Don Ettore corse verso la sua chiesetta “la Zappella”. Era rimasto solo l’Altare e la statua della Madonna di Lourdes con Bernardetta. Sentì dei lamenti, scavò con le mani per mezzora, sudando e sperando ci fosse qualcuno ancora vivo: trovò un gatto, che, alla vista dello zio scappò velocemente.
Avevo 5/6 anni e spesso lo incontravo mentre passeggiava tra le macerie del Seminario.Mi salutava sempre.A volte lo trovavo intento a recuperare mattoni togliendone la calce.Riguardo al fatto della biancheria intima e dei cassetti vuoti confermo i fatti.Mi sono stati raccontati da mio nonno Guglielmo Terzi e da Davino Parmigiani entrambi sagrestani all'epoca della Cattedrale.
I ragazzi di allora ricordano ancora con tanta devozione Mons. Giberti, il Vescovo generoso che apriva la porta a tutti e per tutti aveva un sorriso e una parola buona.
RispondiEliminaDa Denti, èl süppión, ho saputo molte cose degne di nota, su Monsignor Giberti, i bombardamenti ed il trasporto di feriti e morti. Ho impresso nella mente l'episodio del comodino di Mons. Rizzardi, lighè cul fîl-fèrr, parché däva-žu l'anta.
RispondiEliminaCorreggo: non Mons. Rizzardi, ma Mons. Giberti
EliminaTratto dal diario di una Amica che visse quelle giornate:
RispondiEliminaTerminati i bombardamenti, si sentì la sirena del cessato allarme.
Iniziò subito la corsa per recuperare i cadaveri o ritrovare altri ancora vivi, sepolti sotto le macerie.
Il Vescovo di Fidenza, Francesco Giberti, aveva preso possesso della Diocesi il 12-05-1943. Morì il 19-02-1952. Pure lui, tra le macerie scavava con le mani insanguinate, con la speranza di poter ritrovare persone ancora vive. Il Seminario fu raso al suolo.
..... Don Ettore corse verso la sua chiesetta “la Zappella”. Era rimasto solo l’Altare e la statua della Madonna di Lourdes con Bernardetta. Sentì dei lamenti, scavò con le mani per mezzora, sudando e sperando ci fosse qualcuno ancora vivo: trovò un gatto, che, alla vista dello zio scappò velocemente.
Avevo 5/6 anni e spesso lo incontravo mentre passeggiava tra le macerie del Seminario.Mi salutava sempre.A volte lo trovavo intento a recuperare mattoni togliendone la calce.Riguardo al fatto della biancheria intima e dei cassetti vuoti confermo i fatti.Mi sono stati raccontati da mio nonno Guglielmo Terzi e da Davino Parmigiani entrambi sagrestani all'epoca della Cattedrale.
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