giovedì 9 agosto 2018

Le ruspe nel giardino dei ricordi

Ci sono luoghi che più di altri restano nella memoria del cuore e diventano luoghi magici che ci parlano con le voci di allora. (A.P.)



La casa ieri

Cinque anni fa pubblicai questo articolo di Claretta Ferrarini "Luoghi magici: la fontana proibita di Claretta", parlava della sua casa nei pressi del cimitero dov'è abitò nell'immediato dopoguerra. Già da tempo la "fontana proibita" era sparita, oggi, 9 agosto 2018, sparisce anche la casa, la casa che un tempo era la casa del custode .
La casa, abbandonata da tempo, lascia il posto a nuove soluzioni e comodità e le ruspe puntuali compiono il loro lavoro, ad avvisare per tempo ci ha pensato il Comune nel freddo testo di una ordinanza sul traffico. 
Ora non mi resta che proporre le immagini



Dall'archivio


L'ingresso al "Voltone", la "fontana probita" era sulla
destra un poco oltre il muro che tiene il terrapieno il ricordo
di Claretta probabilmente riferisce a fatti dell'immediato 
dopoguerra su cui stendo velo.

4 commenti:

  1. 'Na vöja 'd cridèr da sträsèr èl cör! Ho scritto e detto tanto sulla mia casa natale, che ha visto passare quasi tutta la Fidenza lavorativa. Passavano in bici e a piedi, per andare in Gudrón, a la CIP, da Mäsensa, a la Tumäcära, al Maglificio. Attorno al Camposanto, (strano a credersi) pulsava la vita di Borgo. Ädèssa? Ändè insla furca! Si âmmè che bon äd trèr-žu, mäi äd giüstèr-sö.

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    1. Ciao Claretta ho un ricordo di quella casa. Erano forse gli anni '70 e mi copitò di parlare con un signore che si trovava nel cortile e nel mentre vidi una Tartaruga che si muoveva sul pavimento di cemento. Poche erano le Tartarughe che avevo visto e le chiesi se me la faceva tenere fra le mani. Alla mia domanda mi propose se la volessi tenere e pertarmela a casa precisando che per lui era diventata un impiccio. Accettai volentieri e non volle alcun riconoscimento, anzi pareva fosse lui il debitore. Nella parte posteriore della sua corazza si notava un foro nel quale, con molta probabilità, veniva fermata ad una catena ammarrata ad un paletto.
      Me la sono portata a casa e la misi nel mio piccolo giardino tutto recintato, adiacente alla starada e il cancelletto sempre chiuso. La tartaruga, per le sue dimensioni e velocità non aveva la possibiltà di uscire, l'erbetta c'era,l'acqua pure, cosa poteve indurla ad uscire ?
      SBAGLIATO!!
      La Libertà era nei suoi geni e diedi un senso alla disponibilità del suo precedente custode e il foro nella corrazza. Scappava in continuazione ma la ritorovai sempre. Una volta alla Bell'Aria,l'altra da Caramela il corriere e spesso nel campo dei Mazza fra il filari o nell'orto. Era diventata un problema. L'amico Valdo l'accolse con entusiasmo e di lei, la Tartaruga, non ne seppi più nulla.
      Era forse la tua ?

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    2. No, Nando, perché negli anni 70, mio nonno era già in pensione ed abitava altrove. Ti ringrazio tanto per il pensiero.

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  2. Allora per sistemare via Marconi e arrivato Salvini con la ruspa.

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