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venerdì 9 novembre 2018

A Fidenza la Piazza delle Utopie compie ottant'anni.



Sotto altri cieli e sogni, ottant'anni fa nello spazio del demolito ex Convento dei SS. Giovanni, si pose mano al un grande progetto ispirato alla "Rivoluzione Fascista".
Costruito il tuttora esistente Palazzo Littorio, il progetto presto si arenò per questioni di vile finanza, era un sogno imperiale quello allora accarezzato e si cantava "Faccetta Nera".

Ne è passato del tempo e quel che dopo stato fatto l'abbiamo "ruspato via" senza tanti complimenti. Il giocattolo non piaceva più bisognava pensare a qualcosa d'altro.
Ora ci prova l'Assessore Franco Amigoni con la "progettazione partecipata" e ci invita mercoledì 14 novembre  alle ore 18,30  presso le Orsoline Fidenza - in Biblioteca - Piano Secondo - sala POLIVALENTE dove avrà luogo un incontro di progettazione partecipata del percorso per la rigenerazione del centro storico.
Ecco tutti i dettagli:



PROGETTO PARTECIPATIVO EX LICEI: COSA E’ ACCADUTO SIN QUI
Tra giugno e settembre 2018 si è svolta la prima fase del percorso partecipativo per rigenerare lo spazio degli Ex Licei e della “Piazza Svelata”. 
Abbiamo lavorato prima sui contenuti e sulle funzioni dell’area Ex Licei, poi sulle possibili forme che tali contenuti potrebbero assumere. Attraverso incontri e laboratori abbiamo realizzato semplici modelli architettonici, partendo dal presupposto che il rapporto tra forma e funzione possa avere tante soluzioni diverse.
Così, sono emerse ipotesi di:
- attività economiche (start up, artigianato, mercati, laboratori...);
- attività sociali (spazi di relazione e di incontro); - attività culturali (eventi, mostre, progetti); - attività miste, pubbliche e private.
Si è ipotizzato che l’area, per esempio al piano terra del palazzo, possa continuare a svolgere quel ruolo di “Laboratorio Civico delle Idee” che si è concretizzato durante l’estate.
Si è pensato di lasciare “aperta” la piazza svelata, di non chiuderla con una nuova cortina edilizia al posto di quella che è stata demolita in passato, ma costruirla utilizzando gli elementi della composizione architettonica che, rispettando questo pensiero, ne ridefiniscano l'identità e l'utilizzo funzionale. 
Quindi:
- Piazza svelata come spazio aperto, luogo di comunicazione tra Piazza Verdi e Piazza Pontida, luogo di incontro e di svolgimento di eventi ed iniziative temporanee;
- Piazza svelata come luogo di accoglienza e di espressione culturale all’aperto (cinema? Spettacoli teatrali? Spettacoli di strada?);
- Il muro esterno degli ex licei come luogo fisico di incontro tra i contenuti del palazzo e i contenuti della piazza, senza cancellare l’esistente ma dando spazio a occasioni di creatività nuove;
- Possibilità di ridefinizione architettonica dell’area della piazza “svelata”, tramite nuovi portici o altre soluzioni, anche di copertura, che consentano di “guadagnare” spazio su una stagionalità più ampia;
- Necessità di restituire al Palazzo ex Licei una vivibilità strutturale e infrastrutturale al passo con i tempi (durante l’estate abbiamo fatto i conti con la mancanza di un wifi accessibile con facilità, di servizi igienici, di impianti di condizionamento, delle barriere architettoniche rispetto ai piani superiori fra le altre cose).
A questo primo esito del lavoro, sviluppato durante gli incontri del Laboratorio ed il processo partecipativo, si aggiungono tre elementi, necessari a completare il quadro:
1. Il 27 luglio è scaduto l’avviso a presentare manifestazioni di interesse per l’uso in gestione degli spazi interni del palazzo ex licei: si è presentato un solo soggetto, una rete di imprese in parte di Fidenza che ha proposto di realizzare un incubatore di imprese, utilizzando i piani superiori, recuperando il piano interrato e utilizzando parzialmente anche il piano terra;
2. L’8 settembre si è svolto un open space technology, durante una intera giornata, al quale ha presenziato anche il Politecnico di Milano (convenzionato con il Comune di Fidenza), che dopo avere studiato il percorso svolto, ha raccolto tutti gli ulteriori elementi scaturiti dai cittadini in quella giornata e ha tradotto il tutto in un primo disegno di massima, coerente dal loro punto di vista con le esigenze espresse e con un impianto architettonico e urbanistico dotato di un proprio linguaggio sistematico;
3. il 17 settembre è stato presentato alla Regione ER, aderendo al suo primo bando di rigenerazione urbana basato sulla nuova legge urbanistica di dicembre 2017, un primo progetto di fattibilità e di massima, costituito dagli esiti di tutti i passaggi descritti.
Entro Natale si dovrebbero conoscere gli esiti del bando, ma occorre completare il lavoro iniziato, con gli ultimi appuntamenti di lavoro con la cittadinanza, finalizzati a:
1. presentare ai cittadini i contenuti della manifestazione di interesse relativa all’incubatore di imprese;
2. valutare con i cittadini come contemperare le esigenze delle attività economiche in generale, della sfera sociale, culturale, associazionistica;
3. visionare l’ipotesi di soluzione architettonico urbanistica del Politecnico;
4. mettere in moto un processo in grado di migliorarla, modificarla, integrarla, puntando a metabolizzare tutte le istanze emergenti in questi mesi di lavoro.
A metà dicembre il processo partecipativo sarà completato nelle fasi previste la scorsa primavera.


L’APPUNTAMENTO E' PER IL 14 NOVEMBRE 
DOVE : SALA POLIVALENTE DELLA BIBLIOTECA, PALAZZO DELLE ORSOLINE
A CHE ORA: DALLE 18,30 ALLE 20,30 PROGRAMMA: PRIMI 30 MINUTI: 
PRESENTAZIONE DEL PERCORSO FATTO
- PRESENTAZIONE DELLA MANIFESTAZIONE DI INTERESSE PER LA CREAZIONE DI UN INCUBATORE DI IMPRESE DA PARTE DEL PROPONENTE;
- CASO DIVULGATIVO: LA “CASA DELLE ASSOCIAZIONI” DI HERRENBERG.  
- ILLUSTRAZIONE DA PARTE DEL POLITECNICO DI MILANO DELLA LORO IPOTESI DI MASSIMA CHE HA TRADOTTO IN FORME ARCHITETTONICHE IL LAVORO SVOLTO SINORA; 
- PRESENTAZIONE DEGLI ARCHITETI CHE PARTECIPERANNO ALLA CHARRETTE E CONFRONTO CON LORO E CON I CITTADINI SULLE TEMATICHE CHE RITENGONO RILEVANTI PER COMPRENDERE APPIENO IL PROGETTOE FARE UNA BUONA CHARRETTE
AL TERMINE DI QUESTA PRIMA PARTE, VERIFICA CON TUTTI I PARTECIPANTI PER LA RACCOLTA DI PARERI SUL PERCORSO FATTO E ORGANIZZAZIONE DELLA CHARRETTE DEL 24 NOVEMBRE.
CHI E’ INVITATO: TUTTI I CITTADINI DI FIDENZA, I PROFESSIONISTI, GLI OPERATORI ECONOMICI DEL CENTRO STORICO, LE ASSOCIAZIONI CULTURALI E RICREATIVE, LE  ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA.

4 commenti:

  1. A parte tutte le ciance ed ipotesi fatte fin'ora, quell'obrobrio di palazzo fascista, per essere ristrutturato e messo a norma, ha bisogno di un così oneroso investimento che non so se ne valga veramente la pena, visto che Fidenza abbonda di spazi di proprietà comunale che non sono sfruttati a dovere.
    Incubatore di imprese, casa delle associazioni di Herremberg, politecnico di Milano...ma basta fandonie, per me quella roba li va demolita per ampliare il parco e dare così un pò di spazio e ossigeno al centro.

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  2. E' una ipotesi! venga a raccontarcela domani sera, in barba all'anonimato.
    E ci spieghi anche chi potrebbe pagare la demolizione, se non i cittadini.
    Per l'ossigeno, ricordo che Fidenza ha una quantità di verde urbano per abitante molto alta rispetto alla media regionale, e i progetti di piantumazione del quartiere europa, i nuovi orti sociali che aumentano del 50% la dotazione cittadina, il progetto ortogiardino e la chiusura definitiva al traffico del viale dei gelsi vanno abbastanza in quella direzione da lei auspicata.
    Ci vediamo domani sera?
    Ringrazio intanto Ambrogio per l'attenzione che sta dedicando alla nostra (faticosa) iniziativa.
    (Ps: sul fatto che il palazzo non sia bellissimo, a dimostrazione che non tutto ciò che è storico è ipso facto piacente, sono d'accordo).

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  3. Lo so che mi sto ripetendo, ma ribadisco che, per me, lo stabile ex Littorio, ex Casa Del Popolo, Ex Liceo, non va abbattuto. Che la Piazza Svelata non va circondata da mura o muragliette, ma le si deve lasciare un ampio respiro. Molti punti del Progetto, mi trovano d'accordo.

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  4. Mi scusi sig Amigoni, la prego di non prendere sul personale questo mio pensiero e visto che non ci conosciamo, anche se le dicessi il mio nome non cambierebbe nulla.
    Per ossigeno intendevo spazio verde, un giardino in pieno centro più ampio e vivibile, oltre che l'opportunità di liberare dal cemento una zona che, a mio parere, ne acquisterebbe molto in bellezza.
    Il palazzo in questione, a dispetto di una enorme cubatura, è in realtà poco sfruttabile, ha soffitti altissimi, all'interno è disposto male, non ha ascensore, uscite di sicurezza, eccetera, insomma in uno stabile di 80 anni bisogna rifare tutto dalla A alla Z con dei costi altissimi che vanno ben oltre le spese da sostenere per l'abbattimento dello stesso e l'allargamento del giardino.
    In ogni caso, alla fine servirà a qualcosa o diventerà l'ennesimo pateracchio inutile e oneroso (Torri, Pinguino, Orsoline ancora da completare, ecc) di cui è costellata Fidenza?

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