Quando si è ragazzi basta lo spazio di uno o due anni per marcare la differenza tra uno "più grande" e "uno più piccolo", determinando così le amicizie e le frequentazioni. Poi col passare del tempo si è sempre più uguali, "della stessa generazione" si dice, ma la vita intanto ci ha portati uno di qua e l'altro di là, sicché quando capita di trovarsi sembra quasi di non essersi mai conosciuti. Ma poi interviene qualcosa e si è come due che hanno sempre avuto le stesse cose nel cuore, in questo caso lo Stirone.
E' stato così con Giancarlo Loreni, lo è stato ancor di più oggi quando abbiamo, con dieci puntine rosse, appeso due locandine che invitano alla presentazione del suo ultimo libro "Lungo gli argini dello Stirone" fissata per sabato prossimo primo giorno di dicembre alle ore 17.00 al Ridotto del Magnani.
Delle puntine e delle locandine ci siamo presto liberati del libro no. Con un titolo impossibile essere indifferenti, magari ti vien voglia di scriverne uno con lo stesso identico titolo ma con le tue storie, perché di storie che parlano di argini e di Stirone ogni borghigiano ne ha da raccontare.
Dall'incontro casuale davanti al Magnani all'incontro programmato a casa mia il passaggio è stato breve, ma invece di esser lui ad illustrare il libro appena consegnato con dedica ho cominciato a raccontare il mio Stirone.
Quello del '41 cui rimandava una vecchia foto in cui ero io intento a giocare con i ciottoli dello Stirone, quello di quasi sessanta anni dopo quando alle ore 8 e 22 del 1 gennaio scivolai nel fiume e quello di oggi quando mi diverto a fotografarlo da punti insoliti quanto improbabili.
L'intento dell'incontro pomeridiano era di come dare rilievo al libro, l'abbiamo dato ai ricordi, ma non me rammarico.
Il libro lo leggerò tranquillamente dopo la presentazione alla quale vi invito.
Qui mi basta dire che racconta del "fiume" e del perché lo chiamiamo "fiume", che i proventi andranno tutti all'Associazione Terzo Tempo le cui finalità troviamo scritte nella prefazione di Lorenzo Fallini. Il libro è illustrato dalla pittrice Clelia Mori.
A. P.
Giancarlo Loreni |
Grande ... grande Loreni. Una penna, ma soprattutto un cuore che riesce a toccare - sempre - anche l'anima.
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