giovedì 15 novembre 2018

Ex Licei e Piazza Velata - Possibili scenari


Il 17 settembre è stato presentato alla Regione ER, aderendo al suo primo bando di rigenerazione urbana basato sulla nuova legge urbanistica di dicembre 2017, un primo progetto di fattibilità che traduceva in termini amministrativi quanto elaborato nei vari incontri pubblici del Progetto "Ex Licei" gestito dall'Assessore alle Attività Produttive Franco Amigoni.
Il progetto presentato alla regione prevede l'impiego di risorse per un valore di tre milioni di Euro.
Entro Natale si dovrebbero conoscere gli esiti del bando regionale; si tratta di un momento significativo ma non comporterà l'abbandono del progetto anche se, in caso di mancato finanziamento, dovrà essere diversamente dimensionato.
Relativamente all'utilizzo del palazzo ex-Licei l'assessore informa che il 27 luglio è scaduto l’avviso che sollecitava la presentazione di manifestazioni di interesse per la gestione degli spazi interni del palazzo. Un solo soggetto si è presentato, si tratta di una rete imprese, in parte di Fidenza, che ha proposto di realizzare un "incubatore di imprese" che richiede l'utilizzo dei piani superiori del fabbricato, il recupero dell'interrato e l'utilizzo parziale del piano terra.



Il progetto complessivo dello spazio aperto tra Piazza Pontida e Piazza Verdi è stato ripreso nell'incontro pubblico del 14 novembre che ha visto la partecipazione di alcune associazioni fidentine; ho annotato: Scouts Fidenza 1 e 2, La Bella Scola, JamaisVu, Arci-Tau e Confartigianato.
L'assessore ha brevemente ricordato il percorso fatto tra giugno e settembre che ha visto la creazione di 8 laboratori per un lavoro iniziale sui contenuti e sulle funzioni possibili del palazzo Ex Licei e della Piazza Svelata. In un secondo momento si è poi lavorato per individuare possibili forme che tali funzioni potrebbero assumere, ed infine si è tentato un primo esame di fattibilità delle soluzioni.
Le ipotesi emergenti sui contenuti prevedono attività economiche (start up, artigianato, mercati, laboratori...); attività sociali (spazi di relazione e di incontro); attività culturali (eventi, mostre, progetti); attività miste pubbliche e private. 
Per quanto riguarda i possibili modalità ci sono ancora margini di incertezza che vanno dal lasciare “aperta” la Piazza Svelata come luogo di comunicazione tra Piazza Verdi e Piazza Pontida, luogo di incontro e di svolgimento di eventi ed iniziative temporanee alla ridefinizione architettonica dell’area della piazza “svelata”, tramite nuovi portici o altre soluzioni. In entrambi i casi sembra certa la  soluzione di una copertura, che consenta “guadagnare” spazio su una stagionalità più ampia; 

8 commenti:

  1. Buongiorno Ambrogio, mi hanno fatto notare che nella foto il buon Luigi Veronelli sembra vegliare su di noi e sul lavoro dei nostri tavoli. Ho risposto che era un effetto voluto...

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  2. Buongiorno,
    i citati 3 milioni sono stati stimati su che base (capitolato o simili) e da quale ente? Inoltre, che soggetto dovrebbe sostenere tali spese?
    Ringrazio chiunque volesse chiarire.
    Saluti,
    Angelo

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  3. Buonasera Angelo. La stima è stata fatta dagli uffici del Comune sulla base delle prime ipotesi di massima di rigenerazione fatte durante il processo partecipativo e presentate alla Regione. Riguardano l’intero ambito urbano, piazza e palazzo. La Regione potrebbe arrivare a finanziare sino ad un milione di euro su quel bando, quindi il resto dovrebbe essere recuperato dal Comune. Essendo il primo bando seguente alla nuova legge urbanistica, riveste un particolare significato già come impostazione, laddove si parla si rigenerazione urbana e non più di riqualificazione, come nella precedente fase urbanistica. Questo implica una particolare attenzione all’uso e alla gestione futuri di quanto viene restituito alla vita urbana.

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    1. Quindi, sempre ammesso che la regione dia il milione, il comune dovrebbe sborsare almeno 2 milioni di euro, vero?
      A mio parere con tanto denaro si poterebbe fare molto di più che ristrutturare quella brutta e inutile reliquia di un nefasto passato,
      di sicuro si riuscirebbe ad abbatterlo e costruire una struttura nuova e moderna adatta allo scopo.

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  4. La Piazza Svelata APERTA! Altrimenti dovremmo chiamarla "Cortile" e non più Piazza.

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  5. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  6. Gentile Signora Claretta, la democrazia partecipativa è un processo lento, faticoso e complesso da edificare (parola che non scelgo a caso), che può e deve essere anche piacevole e divertente per chi si mette in gioco e che prevede la partecipazione dei cittadini "de visu" agli incontri. In tal modo possono analizzare, proporre, metabolizzare i vincoli che via via emergono in risposta alle esigenze. Confrontarsi. Perchè ogni esigenza presuppone e costituisce un vincolo. Il senso della democrazia partecipativa è la ricerca di una soluzione pratica costruendo al contempo tutti insieme una opinione informata e la fiducia nel processo medesimo. Non entro nel merito dei suoi concetti di "aperta", "cortile" e "piazza". Segnalo che stiamo proprio cercando, con le circa 120 persone diverse che hanno partecipato sinora (singoli cittadini, associazioni culturali, associazioni di categoria, architetti, giovani e meno giovani), di fare un passo avanti nei modi del pensare e coabitare i luoghi coinvolgendo gli abitanti. Ambrogio ha riassunto in modo molto chiaro i "paletti" che sono emersi dopo 5 mesi di lavoro e una decina di incontri, per un totale approssimativo di oltre 30 ore di lavoro sul campo. Sabato prossimo, dalle 9 di mattina, alla biblioteca comunale (sala polivalente) ci sarà un altro momento di perfezionamento e di stesura di linee guida, poi definiremo un "manifesto" per gli ex licei che raccoglie tutto il lavoro fatto.

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  7. Mi correggo: saremo nella sala grande del Museo del Risorgimento, in mezzo alla storia. Sciabole, camicie rosse, editti. Per pensare al "risorgimento" di un luogo iconico per Fidenza, il Palazzo ex Licei. Un posto fantastico per lavorare assieme. Tutti invitati, come sempre.

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