Archeologia
28 febbraio 2019, terzo incontro del ciclo “I giovedì
dell'archeologia” presso la Biblioteca Comunale.
La D.ssa Patrizia Raggio ha presentato con la consueta
passione, quasi dialogando con il pubblico non molto numeroso, ma interessato,
-A ferro e fuoco: lo sviluppo della metallurgia-.
Ha sottolineato, partendo dalla scoperta del fuoco, come
l'Archeologia sia una scienza in continuo divenire in cui le datazioni mutano
con le nuove scoperte. L'importanza che l'uomo ha attribuito al fuoco è
dimostrata dalla presenza in tutte le civiltà
di una divinità a cui riferirsi e dalla fioritura di miti. Prometeo,
ricordato per aver dato il fuoco agli uomini e per esserne stato punito è uno
dei primi esempi.
La metallurgia nasce proprio grazie alla scoperta del fuoco,
ma essa segna pure un passo in avanti nelle società primitive. Le attività si
differenziano e accanto a chi può lavorare la terra, compare colui che può
lavorare i metalli. L'oro è il primo metallo lavorato, ma non è destinato
all'uso comune, non si presta per attrezzi ed armi quindi non riguarda l'uomo
faber, bensì l'uomo religioso.
Con la scoperta degli altri metalli nasce la necessità di
reperirne le fonti , nasce la loro ricerca e con essa gli spostamenti, i
viaggi, il commercio e di conseguenza la conoscenza.
Se ne conosce il valore e in caso di pericolo costituiscono
un tesoro da nascondere.
Sono tanto preziosi da essere inseriti quale obolo nelle
sepolture, affinché il defunto riscatti il passaggio nel mondo dei morti.
Attraverso i reperti si ricostruiscono i costumi delle
comunità, l'evoluzione delle armi, ma anche il piacere di circondarsi di
oggetti raffinati, di gioielli con cui la donna si ornava..
La studiosa cita spesso, quasi a voler concretizzare le sue
parole, i siti archeologici di Fidenza e dintorni ed un ultimo riferimento va a
Maria Luigia ed ai suoi acquisti da collezione.
Marisa Guidorzi
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