La seconda conferenza del ciclo “I Giovedì dell'archeologia”, che si è tenuta giovedì 21 Febbraio, aveva come tema "I prodigi dell'ambra: fra mito e realtà".
Introdotta dalla Prof.ssa Maria Pia Bariggi, assessore alla Cultura del Comune di Fidenza, la conferenza è stata condotta dalla Dott.ssa Manuela Catarsi.
"I prodigi dell'ambra: fra mito e realtà".
"L'ambra è una resina fossile prodotta da conifere che ricoprivano la terra dai 60 ai 20 milioni di anni fa che col tempo si è solificata e fossilizzata ed è stata inglobata in piccoli noduli in rocce sedimentarie!"
Tutto qui? Assolutamente no, l'ambra è molto di più ed anche di più vicino.
L'impressione che si ha alla fine del "racconto-conferenza" che la Prof.ssa Manuela Catarsi ha tenuto presso la sala multimediale della biblioteca comunale di Fidenza, è che l'ambra sia la più europea delle cose: ha percorso itinerari da mare a mare, ha attraversato tutte le culture che dal paleolitico si sono sviluppate nel nostro continente, è presente nelle mitologie le più diverse.
Lacrime delle sirena Jurate che piange il perduto amore sono i chicchi d'ambra dice una leggenda lituana, e Dante nel canto XXIX versetti 25-27 del Paradiso dice:
E come in vetro, in ambra, in cristallo
raggio risplende sì, che dal venire
all'esser tutto non è intervallo.
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Non deve quindi stupire se a Castione, a Siccomonte o a Cannetolo o a ..... Pietroburgo in tempi diversi l'ambra proveniente dal Baltico sia stata presente ed apprezzata tanto che la ancora ci è dato di ritrovarla negli scavi.
Non dimentichiamoci di Ambra Angiolini, donna dal multiforme ingegno, da quasi 30 anni sugli schermi TV e del cinema. Un’Ambra tutta italiana.
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