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domenica 3 febbraio 2019

Sofia, Giancarlo, Andrea ed Arianna della scuola media P. Zani

Sofia, Giancarlo, Andrea ed Arianna sono i ragazzi della classe 3^A della scuola media P. Zani che hanno partecipato, accompagnati dall'insegnante Porf.ssa Mara Dallospedale, alla celebrazione del 26 gennaio presso il Ridotto del Teatro Magnani. Ora ci restituiscono le loro impressioni.

'Dietro il filo spinato'
Deportazione, Shoah, Memoria

Secondo me è molto importante ricordare quanto accaduto circa 80 anni fa, celebrando IL GIORNO DELLA MEMORIA. In realtà bisognerebbe pensarci ogni giorno, per evitare che accada di nuovo.
Come hanno detto l’Assessore e il Sindaco, questo fenomeno discriminatorio si sta ripetendo nuovamente, oggi, contro i migranti; ogni volta che insultiamo, escludiamo o giudichiamo una persona , diventiamo come i nazisti.
A me personalmente piace molto studiare Storia per conoscere gli eventi umani e scoprire ciò che li ha provocati, ma anche per capire quale può essere il nostro contributo affinché non si ripetano. Il proverbio dice  ‘Sbagliando si impara’; per questo mi chiedo: ‘E’ possibile che un massacro del genere non ci abbia insegnato nulla, che dopo milioni di uomini, donne, bambini uccisi non aiutiamo persone che hanno bisogno?’
L’unica risposta che riesco a darmi è NO. Non può succedere un’altra volta; parliamo tanto di innovazione del 2019, ci vantiamo delle nostre capacità e poi siamo i primi che quando vediamo un omosessuale bisbigliamo tra noi: ‘Che schifo! Frocio!’ Oppure incontriamo un ragazzo di colore e lo apostrofiamo: ‘Negro, torna a casa tua! Non venire a rubare a casa nostra’.
Questi non mi sembrano esempi né della maturità né dell’intelligenza che sosteniamo di possedere.
Inoltre mi sono resa conto che non tutti i giovani capiscono l’importanza di questo giorno, per cui è necessario continuare a proporre vari progetti, soprattutto nelle scuole.
Concludo con una frase incisa su una lapide nel Sacrario di Marzabotto. Esprime in pieno ciò che dovrebbe avvenire, e che spero accadrà forse un giorno, tra tanti anni.

AUSCHWITZ
Solo quando nel mondo
a tutti gli uomini sarà
riconosciuta la dignità
umana, solo allora potrete
dimenticarci

(Sofia M)

Giornata della Memoria ...
Memoria per il futuro

Sabato 26 gennaio 2019 ho partecipato, con alcuni miei compagni di classe, alla conferenza “Dietro il filo spinato. Deportazione, Shoah, Memoria” per ricordare quello che  é avvenuto al popolo ebreo durante la seconda guerra mondiale. La conferenza si è svolta presso il ridotto del Teatro Magnani.
Abbiamo ascoltato delle testimonianze di deportati nei campi di concentramento, poi le classi delle scuole superiori e medie hanno letto dei brani riguardanti l’argomento e alla fine c’è stata la testimonianza in video della sopravvissuta e ora senatrice a vita Liliana Segre.  Mi sono un po’ commosso per la sua storia, soprattutto quando ha raccontato del silenzio di morte sul treno e quando ha descritto l'ultimo saluto con suo padre.
Al termine della conferenza a tutti i partecipanti è stata data la possibilità di portare a casa un libro: io ho scelto “ Letture di un ritorno ..viaggio a Mauthausen” perché il campo di concentramento di Mauthausen è una delle mete della nostra gita scolastica.
Leggendo alcune pagine di questo libro potrò cogliere aspetti e particolari maggiori di quel posto quando calpesterò quel suolo.
Penso che sia molto importante fare memoria di quello che è successo allora perché questo orrore non si ripeta mai più. Noi ragazzi dovremo impegnarci a non discriminare l‘altro in base alla razza, al paese di provenienza e alle possibilità economiche.
(Giancarlo)


La manifestazione è stata molto commovente.  Il momento che mi ha colpito di più è stato quando Liliana Segre ha raccontato che, una volta arrivata ad Auschwitz,  vennero divise le donne dagli uomini e lei non sapeva che sarebbe stata l'ultima volta che avrebbe visto suo padre.
Io ho provato ad immaginarmi di essere in viaggio  sui vagoni di quel treno pieno di persone e di parlare con loro, ma non riesco a immaginare come mi sarei sentito sapendo che non li avrei più visti perché andavamo incontro alla morte.
(Andrea)

" E’ stato molto toccante ricordare questi fatti storici terribili e crudeli e spero che davvero -come dice Liliana Segre- 'la memoria sia un vaccino contro l'ignoranza' così che non si ripetano mai più nella storia. "
(Arianna)


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