Ricordando che il nostro Vescovo Emerito Carlo è attualmente Prelato Consulente Ecclesiastico del "Collegamento Nazionale Santuari", la proposta, accettata, di averlo tra di noi non poteva che essere opportuna.
Sappiamo bene quanto Mons. Carlo, fidentino onorario dal 2017, abbia contribuito a far crescere il nostro modesto spessore culturale e come abbia fatto questo in modo mirabile nelle più diverse occasioni.
Sappiamo pure quanto abbia amato il Duomo di Fidenza, unica nostra testimonianza di un passato in cui il fervore religioso, politico e culturale avevano preso la nostra terra culminato appunto con la edificazione della chiesa, poi cattedrale, di Borgo di san Donnino. Ricordiamo infine che, negli ultimi due anni del suo mandato vescovile, riuscì a restituircene la facciata completamente restaurata.
Non è passato tanto tempo da quando, al termine degli accennati lavori di restauro, commentai così, su questo blog e sul settimanale diocesano "il Risveglio", il suo intervento nella conferenza "La Cattedrale di Borgo, opera di Dio, risplende" .
Opera di Dio, con la partecipazione dell’uomo, è la nostra cattedrale, ci ricorda Mons. Carlo Mazza all'inizio del suo intervento nella Chiesa di San Giorgio, in occasione dell'incontro che ha preceduto la Benedizione dei lavori, o meglio della fine dei lavori, di restauro della facciata della cattedrale. Ciò che vediamo ci riconduce a Dio, vero artefice, che si serve dell’uomo che operi per gli altri uomini, affinché Lo riconoscano.Un Dio "architetto" che trasmette all'uomo la capacità di esprimere la bellezza, in questo caso attraverso la pietra. Un concetto ardito che oggi più che mai ci dice l'amore del nostro Vescovo Carlo verso la nostra comunità di cui la Cattedrale è fondamento.
Alla Prof.ssa Maria Pia Bariggi, assessore a Cultura, Urbanistica e progetto speciale via Francigena, si deve l'organizzazione della conferenza mentre Mons. Ovidio Vezzoli, Vescovo di Fidenza, ha dato la disponibilità della sala conferenze dell'oratorio.
Ambrogio Ponzi
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