E se lo lasciassimo vuoto? ...o magari così... |
Un inizio di dibattito sulla destinazione del "grande spazio vuoto" si è acceso su FaceBook a seguito della provocazione di Romano Francescetto .
Ne riportiamo alcune:
Davide V. - E ricostruire per farne il museo del Teatro (come suggerii in giunta a suo tempo)? Abbiamo strumenti antichi, spartiti, locandine, la donazione Marchetti...
Davide T. - Mi sa che in questi tempi io stia assimilando il vuoto al silenzio: prezioso; raro; bello; indispensabile!
Romano F. - Naturalmente la mia è una provocazione. Ma del progetto antico che ne è stato? L'idea del museo è senz'altro interessante, ma non mi dispiaceva nemmeno quella dello spazio civico per riunioni e conferenze.Si potrebbero abbinare le due cose... Speriamo si riesca a dare organicità a tutto l'isolato, che occupa una posizione di indubbio prestigio...P.s. : il retro del palazzo ex liceo è davvero bruttino e un corpo annesso non guasterebbe...
Davide V. - Boh! io non ci capisco più niente!!!
Manuela F. - E se tirassimo giù le torri?
Pier Paolo - si deve fare qualcosa per i ragazzi...conpagnie che fanno della briscola ci son di gia...ora basta ce bisogno di qualcosa che occupi i ragazzi
Credo che Romano abbia colto nel segno, non come soluzione, ma come provocazione in grado di far ragionare partendo da quello " che si sente dire di più in giro" affinché la città esca da quella "sindrome del vuoto" figlia dei tanti spazi-cantieri appunto vuoti che si vedono in giro: area ex-case nuove, area ex-panini, complesso vecchio ospedale, bar Balilla, terreni dismessi in attesa di qualcosa oltre la ferrovia.
Grazie per aver condiviso questa mia "riflessione grafica". Mi piacerebe davvero che la discussione continuasse qui..
RispondiEliminaRomano