lunedì 12 novembre 2012

Il cogeneratore del Quartiere Europa a Fidenza: l'approssimazione non serve

6 luglio 2010

Avevamo ripreso questo breve post dell'Associazione Gestione Corretta Rifiuti, supportato da documentazione fotografica e pubblicato da ParmaToday Cronaca, che, ad una prima lettura, presentava a nostro avviso alcune vistose imprecisioni,  ora registriamo la risposta di San Donnino Multiservizi, gestore dell'impianto in costruzione, che conferma le nostre impressioni.
Pur non avendo condiviso fin dall'inizio questo impianto riteniamo che lo sforzo dell'Amministrazione attuale per arrivare ad una soluzione, diversa da quella improponibile contenuta nel progetto iniziale, venga incontro alle legittime aspettative dei cittadini del quartiere. 

Fidenza, il Gcr sul co-generatore: "E' un fantasma di lamiere"

L'Associazione Gestione Corretta Rifiuti: "Il progetto è sostanzialmente al palo, i collegamenti della centrale limitati al minimo, senza capire quale sarà il futuro di questa infrastruttura"
"Il cantiere del nuovo co-generatore giace a Fidenza dal settembre del 2010 -sottolinea il Gcr. Il cartello propone ancora 60 giorni per completare le opere della centrale di teleriscaldamento, un co-generatore da mezzo milione di euro, appaltato alla ditta Granelli Costruzioni di Salsomaggiore. Il committente la San Donnino Servizi. Ma l'opera è un fantasma di lamiere, reti metalliche, abbandono, eppure la centrale è accesa. In precaria sicurezza, visto che chiunque può accedervi senza alcuna difficoltà. Un cantiere fantasma che fuma, la ciminiera svetta verso l'alto emanando i suoi sbuffi.
Due caldaie, una a gas metano, una a biomassa legnosa, rispettivamente 2,8 kw e 1,5 kw, progettate dall'azienda Ecorisorse Impianti Srl, Il 30 novembre dello scorso anno anche il consiglio comunale di Fidenza si occupò della vicenda sollevata da una interrogazione. Il progetto è sostanzialmente al palo, i collegamenti della centrale limitati al minimo, senza capire quale sarà il futuro di questa infrastruttura. I residenti che nel 2011 si scaldavano con mezzi di fortuna a causa di blocchi improvvisi del sistema".
PROGETTO ABBANDONATO. "E pensare che è dal 2007 che si progetta e si discute indicando nel quartiere Europa un modello di sviluppo eco-sostenibile e ambientalmente corretto". Parole espresse dal sindaco Cantini che stentano ancora oggi a concretizzarsi. La centrale immaginiamo funzioni a gas metano, mentre non ci capisce da dove dovrebbe provenire la massa legnosa che la dovrebbe in parte alimentare. Un progetto utilizzato da Fidenza per entrare nel patto europeo dei sindaci. Un altro di quei progetti che si gettano nel business delle biomasse senza capire a fondo di che cosa si tratta. Ancora un esempio di green washing che serve soltanto a farsi belli, senza sostanza alcuna".

23 novembre 2010

La San Donnino Multiservizi sull'impianto: "Una caldaia a gas"

Dopo la presa di posizione del Gcr sull'impianto del quartiere Europa la San Donnini Multiservizi interviene per "rassicurare i cittadini e riportare ordine per alcune affermazioni inesatte"

"Con riferimento alla presa di posizione del Gcr che paventa rischi per la sicurezza dell'impianto di Quartiere Europa, San Donnino Multiservizi interviene per rassicurare i cittadini e riportare ordine nella serie di affermazioni inesatte riportate nel comunicato".

"La caldaia entrata in funzione non è un cogeneratore ma una caldaia a gas metano tradizionale. L'impianto e le strutture esistenti hanno ottenuto, prima dell'accensione, il collaudo strutturale e impiantistico, il certificato di agibilità parziale da parte del Comune e le prescritte autorizzazioni da parte dei vigili del fuoco e delle autorità competenti. L'impianto è delimitato esternamente e internamente da recinzioni e protetto da impianto di anti intrusione collegato con centrale operativa di pronto intervento operante sulle ventiquattro ore. Non è quindi affatto possibile accedere liberamente all'impianto se non violando queste misure di sicurezza e commettendo un reato penalmente rilevante".

"Detto questo, il teleriscaldamento degli edifici esistenti è stato garantito lo scorso anno non da «mezzi di fortuna dei cittadini» ma da una caldaia fornita e gestita da San Donnino Multiservizi, regolarmente omologata e autorizzata, posta in un container che ha garantito la regolare distribuzione del calore a tutti gli edifici. Infine, come correttamente ricordato nell'articolo stesso il consiglio comunale di Fidenza - lo scorso 12 aprile e non lo scorso novembre come scritto -, prendendo atto dei radicali mutamenti intervenuti, si è espresso per una sostanziale revisione del progetto che non vedrà più in funzione una caldaia a cippato ma un cogeneratore cui verrà affiancato in una seconda fase una pompa di calore in geotermia.

"Nei prossimi giorni il nuovo progetto definitivo verrà presentato in Conferenza dei Servizi. Ad approvazione avvenuta partirà il bando finale per terminare l'opera che dovrebbe, presumibilmente, essere conclusa nella sua prima fase entro il 2013. A questo impianto verranno collegati già nel 2013 gli impianti sportivi del Comune nonché, con tempi da definirsi, gli immobili comunali gestiti da Acer e tutte le nuove aree di espansione raggiungibili da questa rete di teleriscaldamento. Ricordiamo infine che il protocollo di Kyoto indica il teleriscaldamento tra gli strumenti più efficaci per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica e il comune di Fidenza ha inteso sino dal 2007 fornire il proprio piccolo, modesto contributo".

11 gennaio 2012

1 commento:

  1. Come diceva Totò : E NOI PAGHIAMO!!!!!
    Si perchè la S. Donnino è Partecipata al 100% dal Comune e sicuramente questa caldaia provvisoria, come la precedente ssaranno costi in più e con poca resa, viste le dispersioni.

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