Secondo
Freud, noi umani coltiviamo una irrefrenabile pulsione di morte, una
tanatofilia invincibile, un innato bisogno di distruggere, di
uccidere, di rivivere e di far rivivere al prossimo, secondo
modalità sadiche e masochiste, le nostre esperienze di tristezza,
di pena e di dolore,
in una spinta impellente a morire e a far morire, legata al
significato di Destrudo, fonte oscura ed archetipo di un'energia
primigenia, distruttiva e negativa.
La
“destrudo” è lo stimolo ad annientare, è l'essenza di Thanatos
(pulsione di morte), è l'istinto
aggressivo, presente in ogni individuo, finalizzato
all'annichilimento ed alla dissoluzione, di sé stessi e degli altri.
Si
desidera la distruzione dell'Altro da sé, in concomitanza della
propria, vedi la spinta al “martirio“ dei terroristi islamici;
l'Altro diviene l'icona, concreta e vivente, di ogni valore negativo,
ed il suo annientamento assume la funzione di riduzione assoluta e
radicale di ogni tensione individuale, il ritorno dell'essere
raziocinante all'inorganico, da cui proviene ab aeterno, nel
disfacimento delle strutture dell'individuo e di ogni assetto
sociale.
Questa mi pare l'eziologia dei misfatti dei terroristi
dell'ISIS; questi tagliagole seguono un processo di
esternalizzazione, che proietta su cose e persone ciò che non
riconoscono come proprio, che deve essere abbattute con qualsiasi
mezzo, quale incarnazione del Male Assoluto.
Essi reagiscono forse a
personali situazioni pregresse spiacevoli, attribuendone ad altri la
causa, in un fenomeno paranoico di sfiducia nel prossimo, che qui si
accoppia con un delirio
mistico-riformista, non esclusivo dell'Islam, ma tipico delle
religioni monoteiste.
Sono personaggi che si ritengono "illuminati
da Dio o da esseri superiori", convinti di possedere il segreto
esclusivo della Trascendenza fideistico-politica, per cui si
autoassolvono di ogni crimine, in quanto demiurghi di una volontà
superiore.
La storia delle religioni è
ricca di situazioni paranoiche simili, ad iniziare dalle convinzioni
bibliche ebraiche, di costituire il Popolo Eletto di Dio, con il
compito di ritagliarsi una Terra Promessa, comunque e dovunque, tra
omicidi e genocidi.
La teocrazia è sempre il pretesto, con la
scusa di difendere principi divini, per un infantile ed infame
desiderio di dominio oligarchico: Gott mit Uns! Qui, tutto quanto non
è Islam, deve essere travolto e messo a tacere.
Ma la tolleranza
dell'intolleranza deve avere un limite, etico e razionale, per
evitare che fuoriescano ed imperversino, per il mondo, i Mostri
dell'Id.
La libertà non deve essere confusa con il delirio di
onnipotenza del paranoico. Non solo nella vicenda ISIS, si nasconde
spesso una catena di orrori ed infamità, alle spalle dei cosiddetti
"mostri" della cronaca e della storia ed alla loro
disumanità.
Franco
Bifani
Concordo e non è necessario aggiungere altro.
RispondiEliminaSarei tanto curioso di sentire se e come ne parlano, di queste eroiche imprese dei loro correligionari, le orde di camicioni, barbottoni e velate, che festeggiano il Ramadan, nel Palazzetto dello Sport, rompendomi timpani e palle, fin oltre mezzanotte, con nenie lamentose e prediche urlate, in arabo, compresa la prole sciamante e sbraitante, sul piazzale. Mi raccomando, che nessuno controlli, che nessuno si lamenti, se non si fa la figura dei rassisti, senofobi e fassisti e lo sentiamo, poi, Gallicani!
RispondiElimina