mercoledì 10 giugno 2015

"Scemenze per donne" un saggio di Franco Bifani



Scemenze per donne

Se si dà uno sguardo alle riviste dedicate specificatamente al pubblico femminile, non ci si può che indignare per queste testate, che dipingono le donne  come bamboccine sciocche, decerebrate e vanesie, tutte dedite all'abbigliamento ed ai suoi complementi e ad un gossip, maligno e calunnioso, da portinaie di stabili popolari di periferia.

La moda che presentano non è mai quella reperibile nei negozi dedicati ad esseri umani comuni, come il cosiddetto pret-à-porter,  ma sempre e solo quella eccentrica, per signore  neo-ricche, più o meno VIP, cafone, annoiate ed impegnate in uno shopping sprecone. Quale donna può essere tanto masochista dallo sfogliare immagini, che presentano capi costosissimi ed impresentabili, per ogni occasione, partoriti dalle menti malate di stilisti alienati?
Dappertutto, sesso da mercato dell'ortofrutta, gossip emetico e pruriginoso; mancano informazioni per la vita quotidiana, per i problemi, oggettivi e reali, di ogni giorno, un qualsiasi spunto per  divertimenti, svaghi, hobbies intelligenti e proficui, con un minimo arricchimento culturale.
Le foto delle  pubblicità di cosmetici e di moda presentano modelle anoressiche, dal visino annoiato e corrucciato, occupando i tre quarti delle pagine.
Questa stampa femminile è leggibile, forse, nel corso di sedute sulla tazza del water, o dalla parrucchiera, imbottita com'è di scemenze, tra ricettine, lavoretti di decoupage, consigli sul lavaggio dei capi delicati e colorati e su come decorare ed imbandire la tavola; poi manicure, consigli per la dieta, fitness, depilazione.
Insomma, per le riviste femminili, pare che  le donne siano delle emerite cretine, che pensano solo a diete, palestre, vestiti, cosmetici e profumi. Mai che ci sia qualcosa di culturalmente interessante, qualche articolo di politica, costume, società. Impossibile, poi, trovare un solo accenno ad auto e moto, e a prodotti tecnologici, come PC, Iphone, Smartphone; le donne, poverine, non possono arrivare a tanto, a queste cose ci pensa solo LUI!
Nelle riviste femminili, abbondano articoli scritti in un linguaggio sciatto, cinguettante e bamboleggiante, per idiote decerebrate. La parte più elevata, eticamente e filosoficamente, è quella riguardante i rapporti di coppia. 
Non deve, infatti,  mai mancare qualche dritta sul sesso, dal “Fàmolo strano” ad un Kamasutra in sedicesimo, corretto e  rivisto da qualche sciacquetta, che si crede una sessuologa di grido. 
Ricordo articoli pruriginosi, su come fare fesso il coniuge o il moroso per andare con l’amante, su dove starebbe il famigerato punto G e, udite! udite! suggerimenti su quali manicaretti sottoporre  al maschietto, a cena, perché poi il suo seme acquisti un sapore particolare(!), sull'utilità indispensabile di un vibratore, su come acconciare il vello pubico a forma di farfallina o di coccinella, a tinte varie.  In tutte  queste pagine, le donne sono degradate a femmine cretine, quale che sia l'argomento toccato. Donne di tutto il mondo, unitevi, e boicottate queste rivistucole infami!
Franco Bifani



1 commento:

  1. Caro Prof. Biffino, è degno di un gentiluomo quale tu sei, indignarsi per i contenuti cretinotti di molte riviste femminili. Io, come donna, metto in atto la mia riprovazione in un solo modo: non compro mai alcuna di queste riviste, né le leggo, in quanto non frequento negozi di parrucchiere e neppure vado al mercato. Dovremmo, però, ammettere che, se tali riviste prolificano, qualche donna che si nutre di "scemenze" c'è anche al di là delle neo-ricche. Ciao. Leggerti è sempre un piacere.

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