Scemenze per donne
Se si dà uno sguardo alle riviste dedicate specificatamente al pubblico femminile, non ci si può che indignare per queste testate, che dipingono le donne come bamboccine sciocche, decerebrate e vanesie, tutte dedite all'abbigliamento ed ai suoi complementi e ad un gossip, maligno e calunnioso, da portinaie di stabili popolari di periferia.
Dappertutto, sesso da mercato dell'ortofrutta, gossip emetico e pruriginoso; mancano informazioni per la vita quotidiana, per i problemi, oggettivi e reali, di ogni giorno, un qualsiasi spunto per divertimenti, svaghi, hobbies intelligenti e proficui, con un minimo arricchimento culturale.
Le foto delle pubblicità di cosmetici e di moda presentano modelle anoressiche, dal visino annoiato e corrucciato, occupando i tre quarti delle pagine.
Questa stampa femminile è leggibile, forse, nel corso di sedute sulla tazza del water, o dalla parrucchiera, imbottita com'è di scemenze, tra ricettine, lavoretti di decoupage, consigli sul lavaggio dei capi delicati e colorati e su come decorare ed imbandire la tavola; poi manicure, consigli per la dieta, fitness, depilazione.
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Nelle riviste femminili, abbondano articoli scritti in un linguaggio sciatto, cinguettante e bamboleggiante, per idiote decerebrate. La parte più elevata, eticamente e filosoficamente, è quella riguardante i rapporti di coppia.
Non deve, infatti, mai mancare qualche dritta sul sesso, dal “Fàmolo strano” ad un Kamasutra in sedicesimo, corretto e rivisto da qualche sciacquetta, che si crede una sessuologa di grido.
Ricordo articoli pruriginosi, su come fare fesso il coniuge o il moroso per andare con l’amante, su dove starebbe il famigerato punto G e, udite! udite! suggerimenti su quali manicaretti sottoporre al maschietto, a cena, perché poi il suo seme acquisti un sapore particolare(!), sull'utilità indispensabile di un vibratore, su come acconciare il vello pubico a forma di farfallina o di coccinella, a tinte varie. In tutte queste pagine, le donne sono degradate a femmine cretine, quale che sia l'argomento toccato. Donne di tutto il mondo, unitevi, e boicottate queste rivistucole infami!
Franco Bifani
Caro Prof. Biffino, è degno di un gentiluomo quale tu sei, indignarsi per i contenuti cretinotti di molte riviste femminili. Io, come donna, metto in atto la mia riprovazione in un solo modo: non compro mai alcuna di queste riviste, né le leggo, in quanto non frequento negozi di parrucchiere e neppure vado al mercato. Dovremmo, però, ammettere che, se tali riviste prolificano, qualche donna che si nutre di "scemenze" c'è anche al di là delle neo-ricche. Ciao. Leggerti è sempre un piacere.
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