Se
questo è -solo- un blog...
di Franco Bifani
I
blog sono, per alcuni, spazi in cui scrivere di tutto e di ogni, per
altri sono fonte di informazione, per altri ancora rappresentano solo
un passatempo.
Sono
strumenti unici, nel loro genere, nel vasto cosmo virtuale del web.
Spalancano
porte e finestre -windows!- magiche e prodigiose, che permettono di
collegarsi con altri esseri umani, per estendere le proprie
conoscenze e per relazionarsi e socializzare con il prossimo.
Un
blog è anche
condivisione, poiché ci si rivolge ad una platea virtuale, dove ciò
che si scrive viene messo in comunione ed è soggetto a commenti, in
uno scambio di informazioni, di critica, di dibattito, di
discussioni, in una sorta di tavola rotonda, i cui convitati
ascoltano e partecipano, pro o contro una tesi, un'opinione.
Chi
frequenta un blog, tende, più o meno consapevolmente, ad offrire
un'immagine di sé, esternando anche il proprio carattere, il livello
culturale, intellettuale e sociale, e non solo le proprie conoscenze,
anche se molti frequentatori
di un blog, però, si rivelano agli altri solo in parte, dato che
ognuno può parzialmente mentire, o nascondere alcuni aspetti di sé.
Un
blog può anche attivare una sorta di autoanalisi; mettendo per
iscritto e in pubblico se stessi, ci si scava dentro, e il confronto
con gli altri aiuta a conoscerci meglio.
Ebbene,
il presente e vivo e la stagione di esso sono una delle ragioni
principali ed irrinunciabili della mia vita quotidiana di pensionato
70enne, gravato ed oberato da vari acciacchi, sui quali esso opera
una costante funzione psicoterapeutica. Viene subito dopo il caffè
del mattino e la mia colazione, a base di passati e minestroni di
verdura; sono irrimediabilmente dipendente da “Fidenza luoghi”,
che mi ha tenuto, discreto e silente, una compagnia unica ed
irripetibile, lungo le interminabili notti su un lettino d'ospedale,
ma anche in quelle casalinghe, in preda ad angustie di vario tipo,
non solo fisiche. E' stato il buon samaritano che sempre, comunque e
dovunque, si è chinato su di me, a detergere le mie ferite con olio
e vino, sulle strade perigliose della vita. E non ha mai preteso la
minima parcella. Per me, è carico soprattutto di valenze affettive,
sentimentali ed emotive. Qui sopra, ho trovato amici e compagni nuovi
di vita, che stanno percorrendo, anche se in altri spazi, un cammino
simile al mio, tra giornate buie ed altre luminose. Con alcuni ho
stretto un'amicizia non solo virtuale, scoprendo un'amabile e cara
umanità, da condividere, con discrezione, con chi ne faccia anche
solamente una sommessa richiesta. Se questo blog dovesse cessare di
esistere, se ne andrebbe, con esso, un pezzo di me, per quel poco o
tanto ch'io valga. L'incontro con chi lo ha concepito, lo gestisce,
lo nutre delle sue lettere, dei suoi commenti ed opinioni, ha
rappresentato una novità inaspettata, gradita e fruttuosa,
nell'estremo del cammin di nostra vita.
Franco
Bifani
Hai ragione, Biffo; questo è molto più di un blog.
RispondiEliminaCapita, signor Bifani, capita anche ad altri, ad una certa età. Condivido ed apprezzo.
RispondiEliminaSe però si fosse firmato, caro Anonimo, potevamo anche iniziare a dialogare, virtualmente o in altri modo, se non altro. Qui sopra, riesco a leggere la Claretta, Ambrogio, Meletti, ad esempio, persone che sanno trattare con cortesia il prossimo, anche se esprimente opinioni diverse dalle proprie. Cosa che non succede in altri blog locali, gestiti da personaggi malmostosi,biliosi, rancorosi, vendicativi ed astiosi.
RispondiEliminaGrazie Franco, ma come scrivi tu ci vuole solo un mito, come appunto sei
RispondiEliminaGermano, ogni qual volta passo dinanzi alla tua magione, a Castione, mi genufletto per ben tre volte, in tuo onore e gloria.
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