venerdì 18 agosto 2017

Concorso filodrammatico nell'oratorio di Borgo

Cortile oratorio anni '50 da una foto tratta
dal volume "Chi tùccà, leva" di Franco Giordani

Continua la nostra cronaca centenaria con questo episodio edificante. Uno squarcio sul passato che s'inserisce nelle tribolazioni dell'oggi per capire chi siamo. Ma non vi dice nulla apprendere come allora si potesse allestire un prestigioso "Concorso filodrammatico" ad edificazione della gioventù in un locale stipato? 
La cronaca è ripresa dal bollettino salesiano.


1915 - BORGO S. DONNINO - Concorso filodrammatico. - Durante le feste di Maria Ausiliatrice, dal 17 al 25 aprile u. s. si svolse nel vecchio Oratorio Salesiano di via Benedetto Bacchini un riuscitissimo Concorso filodrammatico. Il Salone San Donnino per nove sere fu sempre stipato da un pubblico vario e attentissimo che, insieme con l'apposita giuria, riscontrò, in ogni compagnia, preparazione cosciente, ottimi elementi e consolanti promesse. Confermando che il teatro, quando è impostato sui criteri della morale religiosa e civile, apporta diletto ed istruzione ai giovani, tutti gli intervenuti si augurarono che un tal genere di propaganda educativa trovi sempre maggiore appoggio e ai concorrenti furono larghi di plausi e di acclamazioni.


Adirono il concorso il Circolo "Domenico Maria Villa" e la "Compagnia della Trinità" di Parma; la "Fides" e il Circolo "B. Giovanna d'Arco" di Borgo; il Circolo "Silvio Pellico" di Busseto. Recitarono pure, ma fuori concorso, le « Figlie di Maria » ed altra volta i giovani del Circolo e San Filippo Neri » della città, per sostituire un'altra compagnia, mancata all'ultima ora.
Negli intermezzi di ciascuna recita vennero eseguiti scelti canti, accompagnati al pianoforte dall'egregio M.° Amadè. (M.° Giovanni Amadè - vedi nota)
La Giuria assegnò il primo premio a pari merito alle Compagnie "Trinità" di Parma, "Giovanna d'Arco" e "Fides" di Borgo. Il secondo premio venne conferito al Circolo "D. M. Villa" di Parma. I premi consistevano in seriche bandiere, finemente lavorate e generosamente offerte da un Comitato di signore.
Anche ai bambini di Sanguinaro (Noceto), accorsi nel periodo delle feste a fare nell'Oratorio la loro prima Comunione, fu donata una bandiera.
La distribuzione dei premi pel Concorso si effettuò la domenica 25 agile nel Salone "San Donnino", dopo il bozzetto "Speranza nostra, salve!" recitato dai giovani dell'Oratorio locale.


Il settimanale Il Risveglio del 1° maggio 1915
riprendeva in prima pagina l'avvenimento

AMADÈ GIOVANNI
Brescello 7 settembre 1876-Fidenza 14 dicembre 1948
Fu maestro organista e compositore di musica sacra tra i più significativi, la cui produzione meriterebbe di essere maggiormente conosciuta e diffusa. Lorenzo Perosi, dopo aver esaminato lo spartito della Missa Sancti Domnini Martyris, giudicò questo lavoro dell’Amadè una tra le più belle messe che l’Italia possegga. Nella fanciullezza dovette interrompere gli studi elementari in seguito a una grave anomalia visiva, strascico di una malattia infantile. E in previsione dell’irrimediabile perdita della vista (divenne cieco, infatti, a diciotto anni), fu ammesso a Reggio Emilia nell’Istituto per ciechi Giuseppe Garibaldi, dove studiò pianoforte, organo e infine composizione con Gugliemo Mattioli. ..........................

L'intera biografia, di grande interesse, ci avvicina ad un fidentino illustre del secolo scorso che ancora attende meritata valorizzazione. Rimando pertanto a quanto scrive D. Soresina nell'Enciclopedia diocesana fidentina.

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