Con un agile volumetto nel 1987 Vittorio Chiapponi ci ricordava i cinquant'anni del "Vascón" che, inaugurato nel 1937, costituisce tutt'ora un elemento caratteristico del profilo della città.
Ora che di anni ne sono passati ottanta a ricordarlo è stata Anna Orzi con un articolo apparso sulla Gazzetta di Parma del 18 gennaio. L'articolo è quanto mai degno di essere riproposto, possiamo quindi rileggerlo e ringraziare Anna.
Non servono infatti tante altre parole, solo qualche immagine di allora e di ora; il Vascone è lì, sempre presente nel panorama cittadino. Pensionato illustre, dall'alto sorveglia le nuove generazioni che, nella vicina e sua contemporanea scuola elementare De Amicis, puntualmente a settembre iniziano il nuovo anno scolastico.
La memoria corre ma è bello quando può soffermarsi nel presente.
Immagini di ieri e di oggi
1937 - il "fungo" dell'acquedotto comunale sta per ricevere gli ultimi ritocchi. Sullo sfondo la scuola "Rosa Maltoni" ora De Amicis inaugurata due anni prima |
Foto d’epoca con alcuni protagonisti di quella stagione sul tetto del “Vascón”, sullo sfondo, una Fidenza molto diversa da quella di oggi |
1951 |
1959: Al centro dell’immagine l’ingegner Vittorio Chiapponi. |
Siamo coetanei! Un grande onore!
RispondiEliminaL'importante è che non passi per la testa a qualcuno di fare qualche modifica!
RispondiEliminaVedrete che perlomeno progetteranno di farci, in alto, un esclusivo ristorante per VIP, con vista panoramica su Fidenza, una specie di Torre Eiffel borgsàna.
RispondiEliminaE perché non la torre girevole come quella di Vianna? Ancora più panoramica.
RispondiEliminaSarebbe una buona idea, almeno servirebbe a qualcosa.
Una volta lo skyline di Fidenza visto dalle colline di Cogolonchio (o zona Tabiano) era il “Vascón", ora da qualsiasi parte si arrivi si vedono gli “ecomostri” che primeggiano su tutto, che meraviglia!!!! (ironia!)
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