Mercoledì 27 settembre, alle ore 18, presso il Ridotto del teatro “Magnani”, conferenza dello studioso Umberto Primo Censi “La faida borghigiana Pallavicino-Pincolini e la sua composizione”.
L'iniziativa, che ha diretto riferimento alla successiva manifestazione che avrà come riferimento la nota vicenda del "volo dell'asino" (vedi locandina). E' infatti sembrato necessario a Maria Pia Bariggi, assessore alla cultura del nostro Comune, inquadrare il momento storico al quale un fatto, arricchito dal racconto popolare, fa riferimento.
Umberto Primo Censi, studioso |
Umberto Primo Censi di Zibello.
I suoi interessi di studio e di ricerca sono rivolti in modo particolare alla storia delle istituzioni ecclesiastiche e della società. Tra le sue pubblicazioni anche alcuni fondamentali contributi per la conoscenza del nostro territorio nell’Alto Medioevo e l’affermarsi della potente dinastia dei Pallavicino.
I suoi interessi di studio e di ricerca sono rivolti in modo particolare alla storia delle istituzioni ecclesiastiche e della società. Tra le sue pubblicazioni anche alcuni fondamentali contributi per la conoscenza del nostro territorio nell’Alto Medioevo e l’affermarsi della potente dinastia dei Pallavicino.
Tra le opere più recenti quella che, con Gianandrea Allegri ha dedicato alla Pieve-santuario di Borgo San Donnino nei secoli IX-XII, “Notte e alba d'una Cattedrale”(2011).
In occasione della presentazione di quest'opera nel Ridotto del nostro teatro, da me richiesto di esprimersi sull'affidabilità della ricerca storica, così rispose in modo esemplare:
"Premesso che ognuno da quello che ha, nell'ambito storico una ricerca può essere sostanzialmente valutata in base a tre parametri: l’adeguatezza della coordinazione storiografica in funzione all'oggetto, la correttezza nell'impiego del metodo storico-critico e la serenità, che solo il distacco permette di raggiungere. Siamo abbastanza tranquilli su tutti questi versanti. Ovviamente non esistono antidoti che impediscano di commettere errori e omissioni, lo studio e la cura li attenuano solo un poco; occorre possedere l’umiltà e l’onestà intellettuale di metterli in conto preventivamente e di ammetterli quando vengono rilevati da altri."
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