Ritratto originale dell'Unterberger |
Ambrogio,
prima che il giorno finisca chiedo ospitalità nel Suo Blog per omaggiare l’abate Pietro Zani, oggi, 4 settembre, anniversario della sua nascita, nell’allora Borgo San Donnino del 1748.
È un personaggio che porto nel cuore e vorrei tanto che fosse conosciuto, amato e ricordato dai Fidentini…
Considerato il più esperto conoscitore di stampe del tempo, lavorò con passione ed entusiasmo trentacinque anni rincorrendo il sogno dell’Enciclopedia Metodica Critico-ragionata delle Belle Arti, senza vederlo realizzato.
Povero per tutta la vita e senza studi particolari, divenuto precocemente sordo appena ordinato sacerdote - con il lascito di Enrichetta D’Este, che aveva servito per vent’anni - non potendo gestire una parrocchia, poté dedicarsi allo studio dell’incisione - tecnica allora in gran voga che lo affascinava fin da bambino - ed entrare in rapporto epistolare con nobili, studiosi e amatori, italiani e stranieri.
Girò a piedi l’Europa, con una fatica immane, per documentarsi sull’arte, sulle stampe originali in particolare, e sulle carte e sui documenti che ne illuminavano la storia, visitando collezioni pubbliche e raccolte private, di regnanti, di uomini facoltosi, di religiosi e di mercanti, per realizzare, nell’Enciclopedia, il più importante “gabinetto di stampe” mai esistito, virtuale, con opere da lui direttamente esaminate.
La quantità e la qualità del materiale da lui raccolto, purtroppo per la maggior parte rimasto manoscritto (sono stati stampati solo ventotto volumi su un centinaio), lascia ancora oggi gli addetti ai lavori meravigliati e sorpresi, e il suo lavoro è considerato il più perfetto precedente della più moderna trattazione catalografica di stampe!
Nel suo ritratto realizzato a Vienna da Unterberger - che si trovava nel vecchio Seminario andato distrutto nell’Ultima Guerra, disperso e poi finito sul mercato antiquario e ora in collezione privata - poggia le mani su un volume della Parte Seconda dell’Enciclopedia - che si intravede nello sfondo - la sua preferita. Tiene con la sinistra la penna d’oca e il righello con il motto “Constantia et labor”. Lì c’è tutta la sua vita.
Ecco perché ho scelto quelle mani che hanno scritto migliaia di pagine al lume di candela, insieme alla sua veste talare, come copertina avvolgente al volume su di lui che ho composto insieme al Preside Mesolella e poi rivisto da sola in questi ultimi anni.
Considerando che il dipinto è stato eseguito nel 1792 e che il primo volume dell’opera è stampato nel 1817, appare chiaro che l’Abate avesse bene in mente il suo progetto, per descriverlo al pittore con tanta precisione.
Si, proprio 200 anni fa veniva pubblicato il primo volume dell’Enciclopedia, praticamente dopo quasi un anno dal Manifesto del 1 ottobre 1816 (l’ennesimo programma dell’opera, proposto dopo che Maria Luigia, da pochi mesi giunta nel Ducato, ne aveva decretato la stampa a proprie spese).
Quel decreto aveva rallegrato il cuore dell’Abate, il quale sperava di vedere finalmente realizzato il suo sogno, ma ben presto si rese conto che sarebbe stata invece una grande pena, un travaglio sfibrante, che lui racconta in segreto nelle lettere al marchese Malaspina - pubblicate dal Comune di Pavia, e in parte da me trascritte - che lo porterà alla morte.
Fidenza 04-09-2017
Mirella Capretti
Quand'ero piccola, non so se dieci borghigiani, su tutti, conoscevano Pietro Zani. I miei genitori e i miei nonni, no. Da qualche decennio, grazie anche a questo blog, veniamo informati su molte cose eccellenti, tanto da farmi pensare che il libro del dr Platinetti (Borgo San Donnino 1801) parli, in verità, di un altro paese e non di Borgo San Donnino.
RispondiEliminaHai centrato in pieno la situazione. Meglio di così non si può.
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