"Fede e devozione, un binomio che continua a caratterizzare la vita di un popolo, i messinesi.
Grandi e piccini, molti dei quali scalzi e con i tradizionali abitini del santo, in migliaia ieri hanno rinnovato l’omaggio al miracoloso S. Antonio. Tantissime anche le persone giunte da altre parti della Sicilia, della Calabria e della Puglia, che sin dalle prime ore del mattino affollavano il tratto di via S. Cecilia antistante il santuario. ................. continua a leggere ..
Il solenne pontificale che ha aperto la processione di ieri, 17 giugno, a Messina è stato presieduto da Mons. Carlo Mazza, assistente ecclesiastico dei Santuari italiani e vescovo emerito della Diocesi di Fidenza.
10.000 i panini benedetti distribuiti ai devoti ed ai pellegrini antoniani arrivati in città per sfilare davanti al "miracoloso san Antonio da Messina", una tradizione consolidata. Abbiamo scelto questo breve scritto per illustrarla.
"Fin dalla mia infanzia ricordo che mia mamma o mia nonna tornavano a casa il 13 giugno con dei piccoli panini, quelli di Sant'Antonio. Guai a buttarli o a far cadere le briciole. Andavano mangiati devotamente e altrettanto devotamente conservati, fino a che questi non diventavano duri come la pietra, ma "non vi è traccia di muffa" queste le parole di mia nonna che di anno in anno ripeteva per dimostrarmi la particolarità. Cibo e religione per l'Italia sono due elementi indispensabili ed intimamente legati, ad esempio se il panino dai miracolosi poteri è posto fuori dalla finestra in una giornata tempestosa protegge la casa ed allontana la pioggia. Credenze e devozioni, interessanti e ancora viva in un'Italia, tra tradizione e innovazione, da comprendere e da perpetuare per esplorare un paese ancora ricco di usanze mistiche e religiose. La chiesa del mio paese per la celebrazione della festività si anima di gente, che porta molti panini, quali comprati anche se i più fatti in casa in ceste di vimini, che un volta benedetti vengono donati ad amici e parenti per augurio e protezione."
Queste, magnifiche tradizioni vanno tutelate e mantenute.
RispondiEliminaUn saluto a Sua Eccellenza Carlo Mazza.