La Direzione Didattica alla scoperta dell'attrice nata a Borgo San Donnino
In questo periodo storico così particolare in cui, da poco più di due mesi, siamo stati travolti da una rivoluzione epocale che sta attraversando le nostre vite e della quale ancora non possiamo conoscere gli sviluppi, la scuola non si è "ripiegata su se stessa", ma ha saputo rimodularsi e reinventarsi, nel caso della Direzione Didattica con infanzia e primaria, con la didattica a distanza, per cercare un percorso "di vicinanza" con i bambini e le famiglie e per continuare a svolgere il proprio ruolo istituzionale.
Sono stati giorni terribili per il nostro Paese, e anche per la nostra comunità, colpita in maniera drammatica: tutto, dopo quel 21 febbraio che ha segnato uno spartiacque tra quello che era "prima" e ciò che è stato "durante" e sarà "dopo", è cambiato.
Ora, all'inizio della delicatissima "Fase 2", in cui sarà fondamentale tenere altissima la guardia, si riesce anche a intravedere una piccola, anche se ancora fioca, tremula luce di speranza.
Ed è per questo che la Direzione Didattica si affaccia di nuovo, timidamente, su questo blog, che tanto "le ha dato" in questi anni, per cercare di rialzare la testa, ri-costruire e ri-cominciare.
Quello che viene presentato oggi - Sulle tracce di Emma - è un lavoro terminato pochi giorni prima dell'emergenza epidemiologica, un progetto che era stato inserito nel calendario delle manifestazioni del Comune di Fidenza a marzo, nell'ambito delle celebrazioni della Festa della donna, organizzate dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Fidenza dietro la sapiente regia dell'Assessore alla Cultura prof.ssa Maria Pia Bariggi.
Com'è purtroppo noto, tutte le manifestazioni sono state sospese, di conseguenza l'occasione per apprezzare questo lavoro viene offerta ora qui, in questo spazio, e mai "location" potrebbe essere più indicata: uno dei protagonisti del video è, infatti, il padrone di casa del blog, il dottor Ambrogio Ponzi.
Il lavoro che sarà presentato, invece, in un successivo appuntamento, questa volta della classe 4^ C, sempre del plesso De Amicis, tratta con delicatezza il tema più importante di questi mesi, vale a dire quello legato alla straordinaria missione compiuta da tutti gli operatori dell'Ospedale di Vaio.
Un grazie dunque di cuore ad Ambrogio Ponzi per le opportunità che come sempre offre e, nell'auspicio che questa sia la prima tappa di un nuovo inizio, lasciamo la parola ad Emma, attraverso il racconto dell'insegnante Carmelina Ventura, l'insegnante - anche vice - con la quale abbiamo condiviso il percorso e al dottor Ponzi, che in questo caso si è anche rivelato ottimo attore, quindi... doppio grazie!
Un doveroso ringraziamento va rivolto anche a tutte le persone che si sono adoperate per la buona riuscita del video, che troverete menzionate nei titoli di coda, vale a dire le dottoresse Silvia Allegri e Annalisa Bommassar del Comune di Fidenza, la dottoressa Francesca Bertorelli della Biblioteca Comunale, il personale dell'ATER, Associazione Teatrale Emilia Romagna e i genitori degli alunni. Il Dirigente Scolastico Lorenza Pellegrini
Le parole dell'insegnante Carmelina Ventura
... "L’Adriatico che unisce: artisti, scienziati, intellettuali e sportivi italiani dell’Adriatico orientale"... il nostro lavoro è partito da questo tema complesso, se si pensa all'età dei nostri bambini, alunni di seconda primaria.
E' successo però che la mia Dirigente, una domenica pomeriggio, leggendo un bando di concorso e verificando che nella lista dei personaggi illustri da scoprire era anche menzionata Emma Gramatica, mi ha telefonato entusiasta, proponendomi un lavoro "con una sceneggiatura che già aveva in testa" alla scoperta del personaggio, nata "per caso" a Borgo San Donnino.
Sulle prime ero un po' stupita e incerta se accettare la proposta, ma poi ha prevalso il desiderio di sperimentare e scoprire e ne è nata un'esperienza a mio avviso bellissima, realizzata a tempo di record, che ha coinvolto ed emozionato bambini e genitori e ci ha fatto interagire incessantemente e proficuamente con il territorio.
“Sulle tracce di Emma”, rappresenta un lavoro in cui l’azione didattica, mossa da una progettualità coerente e trasversale, attraversa e scandaglia diversi ambiti delle radici e dell’identità socio-culturale e storico-geografica delle regioni in esame, coniugando i diversi contributi interdisciplinari all’interno di un percorso formativo denso di significati.
Lo “sguardo” sulla complessità degli eventi è stato lieve ma accurato, appassionato quanto la missione da compiere e il desiderio di aggiungere, passo dopo passo, quel tassello in più nella conoscenza e nella “scoperta” dell’artista.
Così, Emma, tenace nello studio e costante nell'impegno, è diventata un obiettivo da raggiungere verso la ri-scoperta (l’esplorazione) di valori e legami indissolubili, in cui ogni bambino è stato il protagonista principale, ricercatore attento e curioso, attore desideroso di raggiungere quel “sapere” celato di mistero, come la voglia di svelarlo per restituirlo alla comunità e condividere con tutti un pezzetto della nostra identità che, ripercorrendo le memorie del passato, viene restituita al presente.
Con Emma, gli alunni sono diventati cittadini attivi, consapevoli e responsabili, capaci di interagire con il territorio, spontanei nel chiedere aiuto alle istituzioni per conquistarsi una tappa del loro percorso di apprendimento.
E' stata davvero un’occasione preziosa per spingere i bambini a consolidare competenze inclusive, sociali e civiche, attraverso un viaggio in cui i diversi linguaggi si sono integrati promuovendo autoefficacia personale, identità di gruppo e senso di appartenenza.
Tutto ciò in una cornice divenuta di mano in mano sempre più ampia: dalla classe al mondo, attraverso il mare che unisce, rendendo “vivo” il ricordo dell’artista, come solo gli occhi e il cuore di bambini così piccoli possono fare.
Ritrovarsi catapultato in una esperienza di questo tipo è stata per me, sinceramente, cosa inaspettata e forse proprio per questo molto gradita.
Non è sempre scontato riuscire a interagire quando ti dividono quattro generazioni dai principali attori della "impresa" come è avvenuto in questo frangente. I veri protagonisti erano infatti dei giovanissimi alunni della cosiddetta scuola primaria che una volta si chiamava "scuola elementare". L'ho fatto e mi sono divertito, senza troppa preoccuparmi per le gaffes e i fuori scena che non sono mancati.
L'argomento del filmato che abbiamo realizzato e che ora proiettiamo non mi era del tutto sconosciuto, come potevo ignorare Emma? Non solo era nata in una contrada di Borgo San Donnino, ma, affermata "regina della scena", vi ritornò da protagonista illuminando di sé il nostro teatro Magnani, come ci ha raccontato il borgigianissimo Nullo Musini in un articolo che gelosamente conservo e che peraltro ho pubblicato.
Emma, ebbe un meritato e scontato successo, e Nullo ne descrive così il carattere: "fermezza nel volere, costanza nel perseverare, tenacia nello studio, furono i capisaldi della vita artistica di Emma Gramatica, che pur dalla natura ebbe sì largo dono d'intelletto."
Emma, ebbe un meritato e scontato successo, e Nullo ne descrive così il carattere: "fermezza nel volere, costanza nel perseverare, tenacia nello studio, furono i capisaldi della vita artistica di Emma Gramatica, che pur dalla natura ebbe sì largo dono d'intelletto."
“Sulle tracce di Emma” doveva essere rappresentato in prima visione nel marzo scorso, fu purtroppo il primo evento a dover subire il rinvio per la sopravvenuta emergenza sanitaria. La scelta di restituire alla città il risultato del nostro lavoro alla vigilia della fase II della pandemia ha quindi il significato di un augurio per tutti noi, scrivani, attori, lettori.
Mi sembra giusto ora ringraziare la Dirigente scolastica Lorenza Pellegrini che per avermi coinvolto e messo "dentro la sua idea", ringrazio poi l'insegnante Ventura per l'entusiasmo collaborativo che ha profuso all'impresa, agli alunni superlativi che mi hanno seguito.
Mi sembra giusto ora ringraziare la Dirigente scolastica Lorenza Pellegrini che per avermi coinvolto e messo "dentro la sua idea", ringrazio poi l'insegnante Ventura per l'entusiasmo collaborativo che ha profuso all'impresa, agli alunni superlativi che mi hanno seguito.
Grazie infinite per questo bellissimo video che mi ha particolarmente emozionata. Sono un attrice e ho conosciuto Donna Emma a Buenos Aires nel 1948/49. Avevo 6 anni mia madre era un'attrice della sua compagnia e la Sua dama di compagnia. È stata la mia Maestra, con lei ho debuttato nel 58 come attrice professionista. L'ho amata e continuo ad amarla molto, è stata per me e la mia famiglia una persona importante.Sapere che il suo paese natio non l'ha dimenticata ma alimenta il Suo ricordo mi commuove. Grazie infinite per questa emozione che mi avete dato. Lucia Ricalzone
RispondiEliminaGrazie del bellissimo commento!
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