I Franti dei blog
Ho letto autorevoli pareri, secondo i quali, sui blog, c'è chi crede di stare sempre dalla parte della ragione, mai sfiorato dal dubbio.
Costoro sono biechi presuntuosi, megalomani, paranoici e narcisisti, spregiatori cronici delle opinioni altrui. Si credono Via, Verità e Vita, non sopportano le critiche e inceneriscono chi osa farlo, specie se trattasi di povere donne. In politica, icone paradigmatiche di tale difetto sarebbero Conte ed il suo governo.
In democrazia, il ruolo dell’opposizione è fondamentale, ma loro non ne tengono conto, già sulla via della dittatura.
I criticoni, trovato il punto debole nell'avversario, iniziano un'infame persecuzione, da mosche cocchiere e tafani odiosi.
In genere, questi protervi asseriscono di usano l’ironia, spesso volgare, protetti da un vile nick.
Dietro di esso, si sentirebbero del tutto irriconoscibili e vomitano allora le più volgari scemenze su tutto e tutti.
Sono, naturalmente, soprattutto uomini, mentre le donne subiscono, come da sempre, e gli insulti più gravi sarebbero solo per loro. Se non più vergini, sono sicuramente martiri.
Purtroppo, asseriscono i Savonarola dei blog, la rete diventa un incentivo a scatenarsi biecamente, per le persone immature, frustrate e represse, e la maggior parte insiste pur sempre per il nick.
E giù a scaricare furiose invettive, contro ogni categoria sociale, politici, militari, forze dell'ordine, esponenti del clero, pensionati, impiegati fannulloni, prof, incompetenti, imprenditori, magistrati, islamici, omofobi e ginofobi. Per l'ultimo caso, non è forse vero?
L’offesa spesso non è esplicita: i furbacchioni ricorrono al sarcasmo, gabellato per ironia, o all'allusione: allusionisti!
E via, alle calunnie, al dileggio, alle continue critiche alla fede, alle varie culture, con vili molestie, soprattutto rivolte alle fragili donne.
Ma, se rimproverati, quegli infami sorridono...
Franco Bifani
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