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mercoledì 7 ottobre 2020

Luminarie: il duomo come lampada che rischiara la città

Il titolo riprende il senso del messaggio che il Vescovo di Fidenza, S. E. Mons. Ovidio Vezzoli ha rivolto alla città nella cerimonia che, concludendo il tradizionale rito delle Luminarie, di fatto apre la festa civile e religiosa legata alla festa patronale del Santo Martire San Donnino e precede l'omaggio del Sindaco e del Capitolo della Cattedrale all'urna del Santo Patrono con la consegna del Cero.

Le Luminarie sono ricorrenza antica che si vuole ripresa dagli "Statuta" di Borgo San Donnino nel lontano 1425 approvati dall'allora signore di Borgo, il Duca di Milano Filippo Visconti. L'apertura delle porte della chiesa è preceduta da altri momenti che toccano vari punti della città, quest'anno l'emergenza pandemica ha suggerito di unificare questi momenti in un unico luogo, piazza Grandi.

In Piazza Grandi quindi abbiamo avuto, dopo le esecuzioni musicali della banda “Città di Fidenza”, il saluto del Sindaco Andrea Massari e lettura degli “Statuta” di cui abbiamo detto, la presentazione dei palii delle frazioni e lo spettacolo “I tre Fuochi” del Teatro all'Improvvista di Isola Dovarese.

Possiamo rivivere questi momenti con alcune foto.

 

Il tempo di percorrere un breve tratto di strada e ci si è ritrovati in Piazza Duomo dove l'accensione e benedizione del nuovo impianto di illuminazione della Cattedrale hanno costituito un momento eccezionale di quest'anno. 

Si è quindi aperto il portone principale del Duomo per la restante cerimonia: accoglienza in Cattedrale, esecuzioni musicali della Corale “S. Donnino Città di Fidenza” diretta dal M°. Giovanni Chiapponi, saluto del Sindaco Andrea Massari e del Vescovo Mons. Ovidio Vezzoli, preghiera a San Donnino ed infine l'omaggio all'urna di san Donnino in cripta. 

Già ne abbiamo accennato in apertura, ora ne diamo un resoconto fotografico.








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