Dopo mesi di duro lavoro preparatorio è stata presentata oggi 7 gennaio 2021 in conferenza stampa l’indagine 100% made in Vaio per conoscere il benessere psicologico dei cittadini alle prese con l’emergenza sanitaria.
Da oggi e sino al 7 febbraio è possibile accedere, attraverso il sito del Comune di Fidenza, ai questionari nati dalla collaborazione tra l’Unità Operativa Complessa di Psicologia Clinica e di Comunità dell’Ausl di Parma presso l’Ospedale di Vaio e il Comune di Fidenza.
La ricerca, inedita a livello europeo, è stata progettata e sviluppata all’interno del nostro Ospedale di Vaio, a cura dell’Unità Operativa Complessa di Psicologia Clinica e di Comunità, è stata presentata stamane in conferenza stampa e è frutto di mesi di lavoro preparatorio.
La ricerca ha come obbiettivo quello di conoscere il benessere psicologico dei cittadini alle prese con l’emergenza sanitaria come ci spiega Barbara Bruni, psicologa e psicoterapeuta di Vaio, ripercorrendo le tappe dell’emergenza.
“Si tratta dell'Unità che nel corso dell’emergenza ha effettuato oltre 4.000 prestazioni su tutta la popolazione (pazienti, familiari, operatori sanitari e cittadini) e che oggi offre a tutta la comunità di Fidenza una indagine esplorativa che indaga la percezione, le opinioni e i vissuti dei cittadini rispetto alla salute psicologica, al benessere emotivo-relazionale e socio-economico, alla qualità della vita in tempo di emergenza, ai rischi ad essa associati nonché quali aspettative la comunità dei cittadini riponga nel futuro a medio e lungo termine”.
L’indagine analizzerà tre fasi: Fase 1 dell’emergenza sanitaria (compreso il lockdown), Fase 2 maggio dicembre 2020 e le prospettive future. I risultati che emergeranno aiuteranno a meglio comprendere i meccanismi che portano o meno a seguire comportamenti adattativi e resilienti, nonché ad avere un grande impatto sulla gestione della pandemia. Il fattore che più influisce sulla percezione pubblica è come reagiamo di fronte al nuovo, all’ignoto, al senso di incertezza associata ad esso.
“A Fidenza l'esperienza straordinaria della difesa messa in atto per proteggere il nostro territorio – spiega il sindaco di Fidenza Andrea Massari - ci ha consegnato un patrimonio enorme, fatto di istituzioni, volontariato e singoli cittadini che nel momento del bisogno hanno saputo attivarsi e lavorare fianco a fianco per il bene di tutti noi. Superato quello che ad oggi è stato il momento più difficile per il nostro territorio, vale a dire i mesi di marzo e aprile del 2020, c'è adesso il bisogno di dotarsi di strumenti che ci consentano una lettura scientifica non soltanto di quanto è avvenuto ma di cosa sarà da qui in avanti la nostra Comunità”.
Massimo Fabi, Direttore generale Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, spiega che:
“appena mi è stato illustrato ho colto che questo era un progetto che guardava lontano con l'obiettivo di conoscere per offrire strumenti utili a programmare e governare. Quanto abbiamo vissuto in questi mesi ha chiarito definitivamente che situazioni complesse come queste si possono governare - e il contrasto a queste si può programmare - soltanto a partire da una conoscenza approfondita di tutti gli effetti di questa pandemia; proprio ciò che questa indagine intende esplorare con metodo e rigore”.
Per Anna Maria Petrini, commissario straordinario azienda Usl di Parma,:
“Non è sempre così scontato, soprattutto in un periodo di emergenza come questo, sapersi fermare per raccogliere elementi utili e quindi analizzare il vissuto delle persone. Questa è la grande opportunità offerta da un progetto di ricerca come questo, e lo è ancor di più di fronte ad eventi così tragici e travolgenti come l'emergenza pandemica. Penso che la pandemia da un lato abbia generato in tutti noi un'enorme paura e dall'altro abbia fatto emergere l'energia che ciascuno ha trovato soprattutto dentro di sè. Per reagire ognuno di noi ha espresso un forte bisogno di reti, di solidarietà, di socialità. Riflettere e analizzare tutto questo è utilissimo perché rafforza le risposte e il senso di comunità a beneficio di tutti”.
COME PARTECIPARE ALL’INDAGINE
L’indagine, COMPLETAMENTE ANONIMA E ONLINE, prevede la compilazione di domande con risposte a scelta multipla attraverso la piattaforma Survey Monkey, suddivise per età e profili professionali. I cittadini potranno rispondere alle domande del primo e fondamentale questionario, legato al mondo degli “Adulti”. Completato questo step, saranno a disposizione altri 13 questionari opzionali e molto rapidi, divisi per categorie sociali e professionali.
CHI PUÒ PARTECIPARE
Potranno partecipare tutti i cittadini che lo vorranno fare. L’indagine è primariamente rivolta a chi risiede a Fidenza, ma permette di organizzare i dati in base alle province e regioni che verranno indicate dagli utenti.
“Chi parteciperà all’indagine - racconta Daniele Rovaris, psicologo e psicoterapeuta in servizio a Vaio - potrà avere un codice personale che permetterà di uscire dall’anonimato e richiedere il supporto dell’UOC di Psicologia Clinica e di Comunità, qualora ritenesse di avere bisogno di aiuto o anche solo di un orientamento per gestire situazioni di malessere, stress o comunque di difficoltà”.
Anahi Alzapiedi, Direttore Uoc Psicologia Clinica e di Comunità Azienda Usl di Parma, aggiunge che
“Quando saremo fuori dall'emergenza Covid saremo diversi e in qualche modo nulla sarà come prima. Questa indagine apre una finestra su quel futuro, che speriamo sia quanto più possibile prossimo, andando a guardare da vicino che impatto ha avuto la pandemia e in che modo le persone hanno trovato le forze per reagire e lottare”.
QUANDO SARÀ ONLINE L’INDAGINE
L’indagine sarà online dalle ore 16.00 del 7 gennaio 2021 e vi rimarrà per un mese, fino al 7 febbraio 2021. Il link per accedere al primo questionario si può trovare nell'home page del Comune di Fidenza all'indirizzo www.comune.fidenza.pr.it/indagine-vaio
A conclusione della conferenza di presentazione l'assessore alle Politiche Sociali Alessia Frangipane ha ricordato che:
“La scintilla da cui è nata questa iniziativa è stato il momento della riconsegna degli oggetti personali alle famiglie. Lì abbiamo toccato con mano il dolore indicibile di questa emergenza e a quel punto è nata la voglia di realizzare questo progetto che è stato sperimentale per tutti noi. Chiedo alle persone, alle famiglie, ai ragazzi, ai volontari di fare questo questionario: è anonimo, è gratuito, ci vuole circa una mezzora e si tratta assolutamente di tempo speso bene per sé stessi e per la propria Comunità”.
Qualora si desideri avere maggiori informazioni sulla natura del progetto, le sue finalità e la sua conduzione, è a disposizione un info point dell’Uoc di Psicologia Clinica e di Comunità ai numeri: 3396860219 / 0524515280 / psicologia.salute@ausl.pr.it
Un doveroso ringraziamento a tutto il personale di Vaio per il lavoro svolto nell'emergenza.
RispondiEliminaUn plauso anche a questa iniziativa, utile a capire e approfondire gli effetti profondi che questa situazione così strana e pesante può avere su ciascuno di noi.
Permettetemi, però, una piccola critica. Tra le prime domande che il questionario rivolge, c'è quella sul genere: era proprio necessario proporre la risposta ALTRO, oltre ai classici (e credo più che sufficienti...) UOMO o DONNA? Altro cosa?
È una forma di rispetto per le forme LGBTQI.
EliminaLe espressioni che colgo nelle foto di queste persone, parlano da sole. Vedo una concentrazione quasi sofferta, un po' amara verso un compito difficile. Non vedo segni di speranza, solo la signora Frangipane sembra abbozzare un sorriso...
RispondiEliminaPerdonate se mi sono permessa di intervenire: ma probabilmente in questo vivere piuttosto surreale, purtroppo reale, faccio fatica a capire se sogno o son desta...