martedì 26 aprile 2011

I ragazzi raccontano Cortemaggiore

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Sez. Fiorenzuola e Valdarda

In collaborazione con
Istituto Comprensivo di Cortemaggiore

Domenica 1 maggio

I ragazzi raccontano Cortemaggiore

domenica 24 aprile 2011

L'installazione urbana all'incrocio Via Gramizzi - Via Dante

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Cosa costruire in questo ritaglio di area fabbricabile non è impresa facile per un architetto a meno che l'architetto non sappia coniugare insieme architettura e scultura, quest'ultima eventualmente pensata come "installazione". Questo  percorso: area-edificio-scultura-installazione-struttura, in questo caso commerciale, è forse quello seguito per progettare qualcosa in questa particolare area.

sabato 23 aprile 2011

La fontana della piazza? va a pezzi.

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Sullo sfondo il Palazzo Comunale resiste, quello che ormai risente dell'usura del tempo è la Fontana Massima in primo piano. Il crollo è avvenuto nello stretto, ma obbligato passaggio, che conduce per chi proviene dal Comune a Palazzo Porcellini sede dell'ufficio tecnico comunale. Insomma tutto in casa se non fosse che altri usano quel passaggio: i comuni cittadini, di ogni età.

mercoledì 20 aprile 2011

Il 25 aprile a Fidenza

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Ricalcata sul programma degli anni precedenti, con una premessa nel pomeriggio di sabato 23 aprile, il 25 aprile si terrà la manifestazione in ricordo della "Liberazione".

domenica 17 aprile 2011

Fornio: non solo Solveco

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Ettore Ponzi 1952 Olio su tavola

"Un tempo, i bevitori di gran classe, la frazione di Fornio significava vigneti buoni e frescura di bosco durante la bella stagione."
"A Fornio c'erano due osterie, quella della famiglia Borlenghi e quella di Donetti, oriunda piacentina quest'ultima. Non avevano insegna alcuna, ma erano conosciute e contraddistinte dai due casati."
Così introduce un capitolo dedicato a Fornio Nino Denti nel suo fortunato quaderno fidentino "Osterie di casa mia", ma, come rileva Nino Denti stesso poi le cose sono cambiate riguardo ai boschi ed ai vigneti.

giovedì 14 aprile 2011

Vittorio Savi architetto, intellettuale, narratore.

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OGGI, 17,30 - RIDOTTO TEATRO MAGNANI - FIDENZA

Di Vittorio Savi architetto ricordiamo il progetto per il rifacimento di Piazza Grandi. La soluzione finale fu poi molto diversa. Le giuste rimostranze dell'architetto verso l'Amministrazione si risolsero e successivamente Vittorio Savi fu coinvolto nella progettazione del complesso dei "Nuovi Terragli" edificato tra Via Carducci, Via Gramsci e Piazza della Stazione.

Agricoltura naturale e sostenibile

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AGRICOLTURA NATURALE E SOSTENIBILE
PER UNA SANA ALIMENTAZIONE
VENERDI' 15 aprile, alle ore 20:45
presso il Ridotto del Teatro Magnani – FIDENZA (PR)
L'Associazione per la libera pedagogia steineriana invita alla conferenza pubblica dal titolo "AGRICOLTURA NATURALE E SOSTENIBILE, PER UNA SANA ALIMENTAZIONE"

Una costruzione a misura d'uomo, anzi di parroco.

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La canonica si San Faustino all'epoca della costruzione nel 1947

In questa città ormai ogni spazio è visto in funzione di edificabilità e tutto si muove poi non in relazione ai bisogni reali ma alla logica dell'esaurimento del territorio. In questa logica può sembrare patetico l'elogio alla piccola costruzione che insiste sul terreno occupato prevalentemente dal "campetto dello Stirone". Nata come nuova canonica della Parrocchia di San Faustino è  diventata solo residenza dopo la soppressione della parrocchia.  A dire il vero quest'area ha una lunga storia sempre legata al nostro torrente. Anche Napoleone raddrizzando la Via Emilia si è interessato a quest'area, ma il suo interesse si è concretizzato nel radere al suolo il Santuario della Madonna delle Grazie preesistente. Potenza della ragione o del sonno della ragione? 

lunedì 11 aprile 2011

Cabriolo, deforestata guadagna in visibilità

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In attesa  sia noto il destino della piccola collina, una volta completata la tangenziale sud, attorno alla chiesa sono stati rimossi alcuni alberi che nascondevano la vista della facciata e della villa che ne occupano la sommità. 

domenica 10 aprile 2011

La scuola dipinta di Contignaco (Salsomaggiore)

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L’edificio, per anni utilizzato come scuola frazionale e poi come sede di associazioni, è inserito dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e il Paesaggio tra gli immobili comunali con requisiti di interesse storico-artistico. Già dal 2000 il Comune di Salsomaggiore si dichiarava intenzionato alla sua alienazione chiedendo contemporaneamente alla Soprintendenza regionale di valutare nuovamente tali requisiti al fine di poter autorizzare l’alienazione dell’immobile. 

sabato 9 aprile 2011

Fidenza: nuove e vecchie mura farnesiane

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Fortificazione Reale fatta attorno a Borgo dai Ser.mi Ottavio & Alessandro Farnesi secondo l'uso di Fiandra in quei tempi, e poscia dal Ser.mo Ranuccio I atterrate.

Costruzioni fatte a Borgo, ora Fidenza, dalla Santa Alleanza tra Amministrazione Comunale, costruttori locali e cooperative edilizie.

Gli effetti dell'arroganza del potere si è abbattuta due volte su questa nostra città. La prima volta nel 1575 con la costruzione delle mura farnesiane, poi atterrate nel 1603 per ordine di Filippo III re di Spagna. La costruzione delle mura ed anche il successivo abbattimento privilegiavano la funzione militare dei centri abitati. Circa quattrocento anni dopo, tra il 2000 ed il 2008, si costruirono i Nuovi Terragli, costruzioni aliene nello scenario urbanistico fidentino, per l'avidità di costruttori privati o associati in forme cooperative con l'interessata acquiescenza, anzi attiva partecipazione, di chi in quel momento, aveva la responsabilità di amministrare il Comune di Fidenza. 

mercoledì 6 aprile 2011

Le memorie storiche di Fidenza: ipotesi di un museo

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Il prof. Romano Artusi, a destra il prof. Guglielmo Ponzi e, a sinistra. la dott.a Manuela Catarsi 

L'archeologa Manuela Catarsi sovrintendente per i Beni Archeologici dell'Emilia Romagna ha tenuto la conferenza a chiusura del corso accademico di Storia dell'Arte. L'argomento, trattato in modo magistrale, titolava "Fidenza e Parma: città romane a confronto".

Dopo il saluto del prof. Romano Artusi, rettore della locale Università Università della Terza Età (UNITRE), l prof- Guglielmo Ponzi ha introdotto brevemente il relatore che poi ha intrattenuto un pubblico, attento ed “attempato”, che alla fine ha tributato un lungo e meritato applauso.

Memorie di guerra e di prigionia: la guerra tra bande

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Ritratto della madre Ester - 1935 -

Premessa 
"Eppure non ho disperato: per amore della mia casa lontana, della moglie, dei figli e della madre (ignoravo che ella fosse morta) tirai avanti."Continuamente braccato da formazioni locali spesso in conflitto tra di loro è sostenuto dal pensiero dei suoi familiari. E' il mese di novembre 1943 e la madre è morta in circostanze drammatiche il 26 ottobre che è anche il giorno del compleanno di Ettore, il trentaseiesimo compleanno. Solo più tardi nel campo di concentramento in Austria saprà della morte della madre avvenuta solo dieci mesi dopo da quella del padre Guglielmo. 
Ritratto del padre Guglielmo - 1935 -

Le parole del Diario
"Intanto continua sempre più accanita la guerra tra le bande lealiste e quelle partigiane e spesso ci troviamo tra due fuochi, specie a Stormeni quando indugiamo un po' troppo, illusi dal silenzio e dalla mancanza degli abitanti. Speriamo di poter riposare la notte in una casa abbandonata ma dopo poco che ci siamo sistemati alla meglio ha inizio, improvvisamente, un fuoco di mitragliatrice spietato. Ognuno si butta lo zaino in spalla, prende una gavetta dal fuoco con i fagioli e, chi dalla finestra, chi per la porta fugge verso le montagne più alte. Pare impossibile ma anche questa volta, per rendere la cosa ancora più tragica, incomincia a piovere, prima lentamente e poi aumenta man mano che si va avanti. Otto ore di cammino nel fango, coi piedi e con le mani, barcollando nei boschi e nella notte: quanto desiderio di un tetto e di una casa! E quante volte in mezzo a quel freddo, a quella neve, ho desiderato una casa, un fuoco! Benché non riuscissi più a tenere gli occhi aperti dal sonno e il vento gelido continuasse a soffiare raffiche di acqua sul viso, bisognava andare avanti fino al prossimo paese. Finalmente appare, quasi fosse un sogno, una casa. Entro insieme ad altri, mi spoglio vicino al fuoco sperando di poter rimanere almeno fino al mattino. Purtroppo ecco che dopo pochi minuti ci fanno intendere che bisogna ripartire subito perché i banditi sono ormai vicini e gli abitanti non vogliono aver dispiaceri a causa nostra. Figurarsi dover indossare i panni bagnati e uscire un'altra volta nella notte infame. Eppure non ho disperato: per amore della mia casa lontana, della moglie, dei figli e della madre (ignoravo che ella fosse morta) tirai avanti.Una mattina di novembre, assieme ad un altro ufficiale siamo rimasti un poco indietro dal gruppo perché co­minciavo a sentirmi male. All'improvviso udiamo una voce sinistra che c’intima bruscamente di fermarci e posare lo zaino. Era un brigante nascosto dietro i cespugli, a pochi metri, con un'arma puntata contro di noi. Bestemmiando e imprecando ci fa togliere le scarpe dai piedi, i pochi beni e altre cose quindi ci lascia andare, scalzi, per il sentiero nel bosco verso i compagni. Ho dovuto cedere anche il caro regalo dei miei figli, la catenella colla Madonnina Ausiliatrice. Dopo dieci giorni che cammino tra le montagne con ai piedi le scarpette da ginnastica, trovo, da un collega, un paio di stivaloni. Un altro episodio di rapina mi capita pochi giorni prima di Natale, quando insieme ad altri due italiani me ne sto in una casa isolata e abbandonata a chiacchierare presso un fuoco. Fuori è buio pesto e un forte vento fischia attraverso le fessure della porta e della finestra. In un momento la finestra si spalanca e una faccia sinistra e per metà mascherata nel passamontagna ci fa segno di aprire la porta mentre un altro ci punta con il fucile e ci tiene con le braccia alzate. Entrati ci frugano nelle tasche, nello zaino portando via tutto quello che vogliono."

L'Aquila del 6 aprile 2009 nel calendario delle celebrazioni.

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"A due anni dal terremoto del 6 aprile 2009 migliaia di fiaccole percorrono quello che resta della città" 

"Un disastro? «No, poteva andare molto peggio. Però ci spaventa il futuro, perché siamo in una situazione transitoria che sembra destinata a non finire mai», "

06-04-2011
A due anni dal terremoto in Abruzzo
Italia Nostra a due anni dal terremoto che ha colpito l’Aquila e gli altri comuni dell’Abruzzo esprime ancora grande solidarietà ai cittadini  e ne condivide e sostiene la ferma volontà di ridare vita al centro storico non soltanto evitando che diventi un campo di rovine, ma promuovendone il rilancio sociale, economico e culturale.



martedì 5 aprile 2011

I pinguini della salute in realtà sono struzzi

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AUSL e Comune apprendono dal settimanale STOP  che Fidenza è una di quei luoghi (44 per la precisione) in "cui sarebbe pericoloso per la salute vivere" e si affrettano a smentire. La cosa ci lascia molto perplessi non già sul tasso di inquinamento ma sugli strumenti informativi utilizzati nelle strutture preposte alla nostra salute. 

domenica 3 aprile 2011

Architetture del Ventennio a Bolzano: un appello

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Bolzano Casa del Fascio - foto di Gianni Porcellini

I motivi, le spiegazioni lasciamoli alla storia, quel che è innegabile è che Fidenza ha vissuto un'attività urbanistica pubblica straordinaria basti pensare alle realizzazioni in ambito scolastico, sportivo e di edilizia popolare. Ricordiamo poi il Monumento ai Caduti e Palazzo Littorio. Lo stesso fervore realizzativo lo possiamo riscontrare a Bolzano dove l'aspetto monumentale è stato particolarmente curato. Ora questi pregevoli monumenti  sono a rischio. Pubblico sotto l'appello pubblicato su Artefascista che si rifà alla nostra precedente segnalazione.

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