Molto pittoresca la descrizione che, Vittorio Chiapponi fa dell'accadimento avvenuto nel Giugno 1903 (le date sono spesso discordanti). Il libro è "Burägh", i disegni a olio sono di Ettore Ponzi.
Io devo purtroppo lamentare l'ammollamento della casetta di cartone dei miei due gatti, Pippo e Cipi; solo ora si è asciugata ed è tornata come prima, per cui ho rinunciato a chiedere a Massari lo stato di calamità: ma dabòn.
D'un Biffino che non sei altro, anca te scrivät "ma dabòn", rimandando a puttana tutto il mio lavoro di quarant'anni? Pazienza, almeno tu hai la scusante di essere un meneghìn-salsoiodico. Dal canto mio, spero sia l'unica cosa che dovrò contestare a Massari, vita natural durante. Si scrive: mo däbón = Il "ma" sia come congiunz. avversativa che come interiezione, in dialetto è "mo"; la "ä" viene chiusa dalla dieresi e la "ó" vuole l'accento acuto. Äm véna vöja 'd cridèr...
Molto pittoresca la descrizione che, Vittorio Chiapponi fa dell'accadimento avvenuto nel Giugno 1903 (le date sono spesso discordanti). Il libro è "Burägh", i disegni a olio sono di Ettore Ponzi.
RispondiEliminaGrazie, corretto in 1903.
EliminaIo devo purtroppo lamentare l'ammollamento della casetta di cartone dei miei due gatti, Pippo e Cipi; solo ora si è asciugata ed è tornata come prima, per cui ho rinunciato a chiedere a Massari lo stato di calamità: ma dabòn.
RispondiEliminaD'un Biffino che non sei altro, anca te scrivät "ma dabòn", rimandando a puttana tutto il mio lavoro di quarant'anni? Pazienza, almeno tu hai la scusante di essere un meneghìn-salsoiodico. Dal canto mio, spero sia l'unica cosa che dovrò contestare a Massari, vita natural durante. Si scrive: mo däbón = Il "ma" sia come congiunz. avversativa che come interiezione, in dialetto è "mo"; la "ä" viene chiusa dalla dieresi e la "ó" vuole l'accento acuto. Äm véna vöja 'd cridèr...
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