martedì 31 ottobre 2017

Fidenza tra vecchia e nuova toponomastica.

Il Laurini in “S. Donnino Martire e la sua città”(1924)  afferma che Borgo aveva dedicato una via a Maurizio Bacchini, un architetto attivo in varie opere della città, religiose e civili, nato a Borgo San Donnino nel 1545.
Ora nessuna via o vicolo porta più il suo nome, ricordato nelle cronache del Trecasali e citato dallo Zani. Dai loro scritti si traggono notizie che lasciano intendere quanto fosse presente nel suo tempo con le sue competenze e di quale prestigio godesse sia dalla Chiesa che dal Duca Ranuccio.
1574 – Fece riparare il 23 settembre la scuola pubblica nel palazzo comunale.
1579 – Il 18 giugno la Compagnia dei “Battuti bianchi”di Borgo portò in processione per la prima volta un bel gonfalone da lui  fatto al prezzo di 44 scudi d'oro. Da un lato v'era dipinta l'Annunciazione, e dall'altro Cristo flagellato.
1586 -  Il 29 luglio la Comunità  di Borgo gli conferí delega di difendere i diritti di autonomia della Chiesa di San Donnino nella secolare  questione intorno alla Bolla di Papa Celestino III del 4 maggio 1196.
1599  -  Al duca Ranuzio il 6 luglio fu presentato il progetto che l'architetto aveva preparato per la chiesa dello Stirone. Esso fu  molto lodato dall'ingegnere ducale Genesio Bresciani.
Il giorno 29 agosto fu posta la prima pietra dal Molto Rev. Sig . D. Orazio Taglioni.
Le fondamenta erano profonde cinque braccia e larghe tre.
( La chiesa nel 1812, 11 luglio, fu distrutta in ottemperanza al Decreto di Napoleone.)
1602 - I Padri Agostiniani gli richiesero  il progetto per la nuova chiesa di S. Pietro, iniziata il 15 marzo da mastro Pietro Arcari.


1604 -  Dal diario di Smeraldo Smeraldi si apprende che il 30 settembre si erano recati a vedere la fabbrica della chiesa nuova incominciata alla Parola e ne avevano visto il disegno fatto da messer Maurizio Bacchini.
Il 1 ottobre erano arrivati colà Francesco Brioschi e Giorgio Antini, rappresentanti della comunità , e lo stesso architetto “ perito”, per collaudare il ponte.
Nello stesso anno, dietro  suo consiglio, il nuovo fonte battesimale della Cattedrale,  fatto costruire dal vescovo Picedi da pochi mesi insediato, fu collocato a sinistra verso la torre delle cicogne. 
1612 -  Fu pensata una nuova cinta muraria per la città ed al Bacchini fu dato l'incarico di eseguire il disegno  del perimetro che, sottoposto al duca, fu approvato. Maurizio Bacchini morì il 17 luglio 1616 all'età di 71 anni . 
Fu sepolto in cattedrale con molto onore e fu pianto per essere da tutti riconosciuto in architettura, in materia di argenteria et gioie, in pitture e in tutte le belle lettere eccellente.( Fogaroli)
Nella “rivoluzione” toponomastica stabilita con delibera del 27 maggio 1894 molte denominazioni legate alla memoria popolare e prive di risonanza storica furono sostituite da nomi di più alto significato legati alla cultura locale e alle vicende del recente Risorgimento, senza tuttavia che nella vita quotidiana della comunità i vecchi riferimenti di “scuro”, “chiaro”, “mozza”... venissero abbandonati.

Il vicolo nel centro storico che rasenta l'ex Cinema Cristallo e l'ex Oratorio Don Bosco, già conosciuto come “Borgo chiaro"fu intitolato ad un certo Mario Bacchini  a ricordare con un segno pubblico un concittadino morto per i valori della Patria.
Era nato il 28 aprile 1828 da Giuseppe, scritturale, e Felici Luigia a Borgo San Donnino. La sua vicenda e la sua morte sono legate all'insurrezione di Parma del 22 luglio 1854, di ispirazione mazziniana.
Da quattro mesi era morto Carlo III di Borbone, ucciso mentre passeggiava  lungo via di S. Lucia. Gli era succeduta la vedova Luisa Maria Borbone di Francia, reggente per il primogenito Roberto.
Quel giorno la reazione alla rivolta scoppiata ad opera di popolani e cittadini fu aspra e violenta. Fra gli arrestati si trovavano due soldati che avevano fatto causa comune con i rivoltosi: uno era il borghigiano Mario Bacchini, sergente. La Corte Marziale condannò entrambi alla fucilazione che fu eseguita nelle ventiquattro ore seguenti sugli spalti della fortezza di Parma . ( P. Cassi)

Nel quartiere artigianale “La Bionda”si trovano due vie intitolate a Ludovico Della Valle ed a Giovanni Battista Della Chiesa. Sono denominazioni ben attribuite a due strade che lambiscono insediamenti di attività artigiane di ogni settore.
I personaggi sono citati quali mastri- muratori nella seconda metà del Cinquecento nei lavori di ricostruzione del campanile della cattedrale che si erano resi necessari già dal 1470, quando la vecchia torre gotica era diventata pericolante.
“Il vicario, i canonici e i presidenti della comunità di Borgo si rivolsero ad un architetto assai noto a Piacenza, Giovanni Bruno. Il 22 aprile questi, assieme al mastro piacentino Battista Della Chiesa , e al mastro borghigiano Lodovico Della Valle detto Lancio, si impegnò per mezzo del fideiussore Polidoro Razzini alla costruzione del campanile. Il 23 tra il vicario, i canonici,  i presidenti e coadiutori della comunità e l'architetto si stipulò il contratto di esecuzione, al prezzo di 440 scudi d'oro. Nel 1572 la costruzione della nuova torre era quasi terminata.”( Aimi- Copelli).
Il Della Valle si era occupato in precedenza, 1567 e 1569, della demolizione e del sopralluogo alle fondamenta.
Dagli scritti del Trecasali si ha notizia che lo stesso mastro aveva compiuto nel 1581 lavori ai volti delli doi camarini a man stanca di entrata del palazo della magnifica comunità di Borgo.

Alla sua morte , 28 gennaio 1595, fu sepolto in cattedrale. Era d'anni 60 in circa et certo huomo da ben.


Marisa Guidorzi

3 commenti:

  1. Grazie Ambrogio!
    Preziosa Marisa, che giunge gradita, come sempre, con le sue ricerche particolari su Fidenza, "da conservare"!
    E mentre molti si danno da fare per illuminare zucche vuote..., lei ci illumina con avvenimenti che fanno emergere personaggi significativi della storia locale che non conosciamo, se non, a malapena, per nome, dalla toponomastica.
    Grazie Marisa!
    Mirella

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  2. Sempre affascinante scoprire le nostre radici, chi ha fatto la nostra storia, grazie!

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  3. Grazie prof. Marisa. Ero a conoscenza, soltanto della Chiesa dello Stirone e di Mario Bacchini. Il resto l'ho imparato da lei, oggi. Maréss mörar mäi.

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