Ritmi sostenuti in Piazza Garibaldi, con Franco Nardella in ottava rima ed Evelyn Marai alle prese con la "presentazione" del palio delle frazioni di Bastelli, curato da Ivana Bianchi, e di Santa Margherita di Giuseppe Previtali. Il saluto del Sindaco Andrea Massari e la sua lettura degli "Statuta" si sono inseriti egregiamente nella coreografia della Festa. Banda "Città di Fidenza" e Sbandieratori e Musici di Fornovo Taro hanno fatto resto in una piazza in cui faticavi a districarti.
Il momento di Studio Danza Fidenza davanti al Teatro ci ha spinti ancor di più in un clima di grazia medievale.
La novità di percorso, che ha visto il corteo percorrere Via Milani e Via Goito, ci ha regalato una sosta davanti alla chiesa di San Giorgio con gli alunni del Canossa e le loro letture non certo di maniera, calate nell'oggi.
La novità di percorso, che ha visto il corteo percorrere Via Milani e Via Goito, ci ha regalato una sosta davanti alla chiesa di San Giorgio con gli alunni del Canossa e le loro letture non certo di maniera, calate nell'oggi.
Piazza Gioberti ha visto disporsi tutte le componenti del corteo in un perfetto grande semicerchio per ascoltare una esemplare edizione di canti dei "Pueri Cantores della Cattedrale di Fidenza" e del "Chorus Laetus" accompagnati da figurazioni in costume.
L'avvicinamento al Duomo per Via Frate Gherardo è stato idealmente illuminato dalla fiaccole di alpini e volontari, la coreografia richiedeva infatti una via buia ma, primo imprevisto, era illuminata come mai l'avevo vista.
I bambini delle elementari con le lanterne hanno introdotto la cerimonia ufficiale dell'accoglienza del Presbiterio della Cattedrale, il saluto del Vescovo S.E. mons. Ovidio Vezzoli, la preghiera a San Donnino e la visita all'urna del Santo, il tutto accompagnato dalle esecuzioni della Corale "S. Donnino Città di Fidenza diretta dal Maestro Giovanni Chiapponi.
Di alcuni attori ho riportato i nomi, ma anche altri hanno contribuito alla festa, magari con più nascosta visibilità, il successo si deve anche a loro. Non ho citato Maria Pia Bariggi, assessore alla cultura, ma, come ben sappiamo, il nome del Regista è sempre l'ultimo ad apparire, magari in grassetto.
Ho aggiunto alcune foto che, come sempre, risultano un po' scarse di qualità, è ormai tradizione anche questa..
mi riprometto sempre di partecipare tutti gli anni ma poi causa domicilio in altro comune puntualmente non ci riesco .
RispondiEliminaSarebbe bello che della processione con lettura degli statuta comunali , come di tutte le manifestazioni della gran fiera di S.Donnino ( che di fatto dura una settimana ) si facesse un filmato da mettere in rete a scopo non solo divulgativo , ma pure pubblicitario per la prossima edizione della fiera , un idea questa che ha recentemente elaborato il gruppo civico di cui faccio parte nel tentativo di valorizzare il centro storico della nostra città.
Ma...Ambrogio, come mai nessuno mi ha invitato per intrattenere i botghigiani, con qualche mia storia di vita o di belle lettere? Una testa come la mia, un brillante di saggezza, uno smeraldo di cultura. Sono offeso ed umiliato, Cambierò religione, mi farò buddista, altro che San Donnino!
RispondiEliminaBurlone di un professor Bifani, che non sei altro.
RispondiElimina"il nome del Regista è sempre l'ultimo ad apparire, magari in grassetto"
RispondiEliminaAlmeno quello appare sempre, quelli che non vengono mai citati, come da tradizione, sono quei quattro gatti che per due soldi si smazzano tutto il grande lavoro che ci sta dietro.