Il Rosario nella chiesa del cimitero, primo momento di una giornata commemorativa, è stato condotto da Don Mario Fontanelli ed ha preceduto la benedizione e deposizione della corona di alloro nella cappella del Cimitero Urbano dedicata alla memoria delle Vittime dei bombardamenti.
A rappresentare le associazioni Vittime Civili di Guerra e Combattenti e Reduci rispettivamente il Cav. Alfredo Isetti e il Dott. Ambrogio Ponzi.
Sono stati letti alcuni versi della composizione poetica "13 maggio 1944" di don Lino Cassi che, ricordiamo, per trent'anni in qualità di parroco della Parrocchia di San Michele Arcangelo ha celebrato o concelebrato, in questa ricorrenza, la Messa dedicata alle Vittime tra le quali il padre suo.
La poesia è appunto dedicato al padre.
Alle ore 18.00 la S. Messa nel Santuario della Gran Madre di Dio è stata officiata da Don Marek Jaszczak, attuale parroco. Esemplare l'omelia che, attraverso il ricordo di un passato momento tragico ci ha aiutato a leggere il presente.
Alla S. Messa erano presenti il Sindaco Andrea Massari e l'Assessore Maria Pia Bariggi, il Presidente Provinciale dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra, sezione di Parma Cav. Alfredo Isetti e il Presidente dell'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, sezione di Fidenza Dott. Ambrogio Ponzi.
Oltre al gonfalone comunale ed ai labari delle due associazioni citate erano presenti i labari delle associazioni locali ANPI, Pubblica Assistenza e quello dell locale sezione dell' Associazione Bersaglieri
A conclusione della cerimonia, presso la cappella del santuario dedicata alle Vittime dei bombardamenti, il Cav. Alfredo Isetti legge questo messaggio:
"Vi porto il saluto dell'Associazione Nazionale delle Vittime Civili di guerra. Ringrazio l'Amministrazione Comunale di Fidenza, unitamente alla Sezione locale dell'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, qui rappresentata dal dott. Ambrogio Ponzi, per questa cerimonia, oltre a tutti i convenuti.Sono passati 77 anni dal bombardamento del 13 maggio 1944 e l'alto livello di civiltà di questa comunità così segnata, è ben chiaro.Come ogni anno siamo qui per non far perdere la storia e la memoria di quella tragedia. Fidenza è stata una delle città più duramente colpite durante la seconda guerra mondiale e gli effetti di tragedie ancora ci uniscono per continuare a divulgare un messaggio di pace che trasmetta consapevolezza alle giovani generazioni, per evitare gli errori che, nostro malgrado, ci ha consegnato la storia."
Non ho potuto partecipare, ma grazie per quest'altra, importantissima versione della "Giornata della Memoria".
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