domenica 23 marzo 2025

Le leggi italiane che hanno cambiato la vita delle donne

 

Martedì 25 marzo 2025, alle ore 11.00

presso l'I.I.S.S. Paciolo D'Annunzio di Fidenza, 

l'onorevole Carmen Motta parlerà di 

DONNE E DIRITTI

Le leggi italiane che hanno cambiato la vita delle donne:

🟨 1945 – Diritto di voto attivo e passivo

Il primo grande, importante passo avanti in ambito politico risale al 1945, anno in cui alle donne maggiorenni (21 anni) viene riconosciuto il diritto di voto. Successivamente, e più precisamente il 10 marzo del 1946, il decreto numero 74 prevede per le donne anche la possibilità di essere elette.

 🟩 1963 – Accesso agli impieghi pubblici

Nell'anno 1963 il parlamento italiano ammette le donne ai pubblici uffici e alle professioni. La legge n.66 con soli due articoli permette alle donne di accedere a tutte le cariche professioni ed impieghi pubblici, compresa la magistratura, senza limitazioni per ciò che riguarda le mansioni e la carriera.

 🟦 1970 – Divorzio

Il 1 dicembre del 1970 la legge n. 898 introduce il divorzio nella legislazione italiana. Viene quindi ufficialmente e legalmente concesso lo scioglimento del matrimonio, nonostante le opposizioni di alcuni movimenti politici.

 🟪 1975 – Riforma del diritto di famiglia

  🟫 1978 – Aborto

 La legge n. 194 ‘Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza’ elimina il reato di aborto. L’IVG (Interruzione Volontaria di Gravidanza) viene così legalizzata e regolamentata, con l’obiettivo di combattere tutte le pratiche clandestine e pericolose di aborto.

 ⬜️ 1981 – Abolizione del delitto d’onore e del matrimonio riparatore

In passato un delitto commesso per onore prevedeva pene ridotte.  Nel 1981, una sola legge aboliva il delitto d’onore, il matrimonio riparatore e l’abbandono di un neonato per causa d’onore.

  🟥 2010 – Parità sul lavoro

Uno degli ambiti in cui si è maggiormente palesata la differenza tra uomo e donna è quello professionale. La parità sul lavoro è ancora lontana dall’essere pienamente raggiunta, anche se notevoli passi in avanti sono stati fatti. Nel 2010, quindi appena un decennio fa, il decreto legislativo n. 5 condanna comportamenti discriminatori nei confronti della donna.

  🟧 2011 – Quote rosa nei consigli di amministrazione

Nel 2011 la legge 120 impone alle società quotate un equilibrio tra i generi per ciò che concerne gli amministratori da eleggere. L’equilibrio in questione può essere considerato ‘raggiunto’ quando il genere meno rappresentato all’interno dell’organo amministrativo abbia almeno un terzo degli amministratori eletti.

 🟦 2009 – Stalking

Con la legge 38 inserita nel Codice Penale il comportamento molesto, ossessivo e persecutorio nei confronti di una donna diventa reato.

  🟩 2013 – Violenza sulle donne

Sulla scia della legge sullo stalking nel 2013 viene finalmente approvato il decreto legge contro il femminicidio e la violenza sulle donne, convertito in legge nello stesso anno. Si tratta di una normativa che oltre ad inasprire la pena per il reato di femminicidio prevede una serie di misure finalizzate alla prevenzione per ciò che concerne la violenza domestica e la tutela delle donne.

 🟪 2016 – Rappresentanza di genere nella legge elettorale regionale

La Legge 15 febbraio 2016, n. 20 introduce,  l’adozione di specifiche misure per la promozione delle pari opportunità tra donne e uomini nell’accesso alle cariche elettive. In tal modo, tale iniziativa legislativa si pone in linea di continuità con i provvedimenti approvati dal Parlamento nelle ultime due legislature per promuovere l’equilibrio di genere all’interno delle assemblee elettive locali, europee e nazionali.

 🟧 2017 – Rappresentanza di genere nella legge elettorale del Parlamento nazionale

Il sistema elettorale del Parlamento, definito dalla L. n. 165 del 2017, che prevede sia collegi uninominali da assegnare con formula maggioritaria, sia collegi plurinominali da assegnare con metodo proporzionale (sistema ‘misto’), detta alcune specifiche disposizioni in favore della rappresentanza di genere per le elezioni della Camera e del Senato.

MP

Nessun commento:

Posta un commento